La startup londinese ha presentato il primo hub di ricarica mobile, più conveniente e semplice da installare rispetto alle tradizionali colonnine fisse.
La redazione di Tate
09:02
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28 apr 2022
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2 minuti
ZipCharge, startup londinese impegnata nei sistemi di ricarica, ha presentato il primo hub mobile per i veicoli elettrici: il GoHub. Si tratta di un sistema molto diverso dalle tradizionali colonnine, che la società ha presentato come più economico, conveniente e, soprattutto, versatile.
A differenziare la soluzione di ZipCharge è innanzitutto l'installazione che, secondo l'azienda, è tre volte più economica rispetto ai caricabatteria fissi tradizionali e 3 volte più veloce. Inoltre, la "mobilità" del GoHub consente un posizionamento meno vincolato e con la possibilità di seguire l'evoluzione della rete energetica e stradale. In sostanza, è semplice da riposizionare rendendo l'investimento più profittevole nel tempo.
Durante la presentazione sono stati mostrati due modelli di stazione: il primo in versione standard, equipaggiato con 10 power bank e uno compatto capace di ospitare fino a 5 power bank. In entrambi i casi, comunque, sono stati strutturati per occupare un singolo spazio di parcheggio e ricaricare i veicoli con ricarica CA.
Il funzionamento è piuttosto semplice: l'utente potrà prenotare attraverso l'applicazione dedicata un dispositivo di ricarica presso uno degli hub in cui vi è disponibilità. A quel punto sarà sufficiente raggiungere l'hub, avvicinare il dispositivo e lo sportello associato al proprio power bank si aprirà automaticamente. ZipCharge ha anche esposto il costo della ricarica che ammonta a 1 dollaro/euro/sterlina per 4kW di carica senza alcun altro costo aggiuntivo, così da offrire al cliente una visione chiara e trasparente della spesa.
Uno degli aspetti più interessanti degli hub, però, sono le batterie utilizzate. Si tratta di celle usate, ovvero dismesse poiché non soddisfano i requisiti per la loro precedente applicazione, ma perfettamente utilizzabili per la funzione di ricarica. Un esempio sono naturalmente le batterie EV, che dopo un periodo compreso tra i 4 e i 6 anni perdono la loro efficienza non riuscendo a soddisfare il fabbisogno energetico di un propulsore elettrico. Queste, infatti, sono funzionali per motori a bassa potenza (come quelli di monopattini o biciclette) e svolgono perfettamente la funzione di stoccaggio, consentendo appunto la ricarica di qualsiasi tipo di veicolo.
Infine, ogni stazione avrà la possibilità di aggiungere un sistema di raccolta per l'acqua piovana, una rete Wi-Fi, e perfino una turbina eolica. Attraverso la funzionalità bidirezionale le stazioni potranno non solo prendere l'energia eccedente dagli impianti, ma anche supportarli fornendo energia extra nel caso in cui la richiesta aumenti. Jonathan Carrier, co-fondatore di ZipCharge, ha commentato:
Intendiamo introdurre il primo 'energy point operator' (EPO) al mondo verticalmente integrato per servire centinaia di milioni di persone in tutto il globo così che ognuno possa accedere ad energia conveniente e a basso costo. La ZipCharge Go e il ZipCharge Hub consentono di stoccare energia pulita, che può essere distribuita per una grande quantità di utilizzi, dalla ricarica EV all'alimentazione degli strumenti.