Secondo il responsabile per la sostenibilità, Chris Hook, ormai non ci sono più motivi per rimanere fermi alle vetture a combustione.
La redazione di Tate
14:20
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7 dic 2022
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2 minuti
Seppur il servizio di trasporto persone è assente in Italia, fuori dai confini nostrani Uber è piuttosto diffuso. Proprio per l'impatto del suo servizio, la società ritiene che sia giunto il momento di passare alla propulsione elettrica e sta lavorando attivamente perché questo accada.
La società americana, infatti, ha diverse collaborazioni nel settore elettrico strette non solo con i produttori di EV, ma anche con compagnie di noleggio e fornitori di servizi di ricarica. Con Hertz, infatti, collabora già da diverso tempo consentendo agli automobilisti di noleggiare il proprio veicolo piuttosto che procedere all'acquisto, il quale, soprattutto negli ultimi tempi, rappresenta un investimento da ponderare attentamente.
"Acquistare una nuova auto non è una decisione da poco. È una decisione finanziaria piuttosto importante per molte persone, soprattutto se hai intenzione di guadagnarti da vivere con quell'auto. La strategia più efficace è stata quella di lavorare con una grande società di autonoleggio o qualcuno che vuole essere nel business dell'acquisto di volumi significativi e poi del leasing o del noleggio di questi veicoli" ha spiegato Chris Hook, responsabile globale per la sostenibilità di Uber.
In sostanza, per favorire il passaggio ai veicoli elettrici, Uber offre la possibilità di provarli prima di procedere ad un eventuale acquisto. Questo perché in molti, naturalmente, rimangono ancora piuttosto scettici sulla convenienza di acquistare un'auto elettrica: autonomia e investimento iniziale rappresentano senza dubbio i più grandi scogli dal punto di vista dei conducenti.
Uno dei due, come spiegato dallo stesso Hook, è stato superato con l'avvento delle batterie dai 60 kWh in su che ha consentito di raggiungere la giusta autonomia per coprire l'intera giornata di lavoro. Il problema, quindi, rimane solo l'investimento. Secondo il dirigente, infatti, chi prova un'auto elettrica rimane piacevolmente sorpreso dalle prestazioni e dall'esperienza di guida in generale.
Infine, Hook è stato interrogato anche sulla propulsione a idrogeno, ovvero con le celle a combustibile. Va premesso che le autovetture FCEV contano molti meno modelli rispetto alla controparte BEV, ma anche in questo caso l'interesse è piuttosto elevato. Secondo Hook, le celle a combustibile potrebbero scalare molto più velocemente, ragione per cui la sua azienda segue con attenzione i progressi anche di questo settore.