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Toyota e Redwood insieme per riciclare le batterie EV

Le due società collaboreranno per realizzare un circuito chiuso che consenta di riutilizzare le batterie ed estrarne le materie prime per le nuove produzioni.

Redwood Materials e Toyota hanno stretto una partnership per riciclare le batterie EV. Il progetto include la raccolta, il riutilizzo, il trattamento e la fornitura di materiali per la produzione di nuove batterie, partendo naturalmente da quelle usate, in un circuito realmente chiuso che consenta di ridurre l'impatto ambientale della produzione.

Redwood è una startup fondata dall'ex CTO di Tesla, JB Straubel, che negli ultimi anni ha già acquisito clienti dal mondo dell'automotive quali Ford e Volvo Cars. La società nasce con l'obiettivo di introdurre in qualsiasi settore materiali e metodi di produzione ecosostenibili. Nel caso specifico, naturalmente, l'attenzione si concentrerà sulle batterie delle autovetture.

Toyota, d'altronde, non è la prima società ad impegnarsi nel riutilizzo delle unità esauste. Sono numerosi, anzi, i carmaker che negli ultimi anni si sono impegnati nello sviluppo di soluzioni per il riuso o riciclo delle batterie. Una delle soluzioni più interessanti di cui abbiamo già parlato è quella elaborata da Suzuki che utilizzerà le batterie esauste per costruire i lampioni stradali in Giappone.

JB Straubel a sinistra (Redwood) e Christopher Yang a destra (Toyota)
JB Straubel a sinistra (Redwood) e Christopher Yang a destra (Toyota)

Tuttavia, per il momento la collaborazione tra Toyota e Redwood "si concentrerà su test e riciclaggio delle batterie Toyota, per generare percorsi di fine vita per i veicoli elettrici ibridi". Negli Stati Uniti, infatti, al momento il carmaker giapponese non propone alcun veicolo BEV, di conseguenza batterie per veicoli completamente elettrici non ce ne sono sul territorio.

Redwood, quindi, lavorerà sulle batterie della Prius, un'ibrida che sul suolo nordamericano ha riscosso enorme successo. In un secondo momento, la ricerca di Redwood si sposterà anche sull'analisi dello stato di salute delle batterie, la gestione dei dati e la fornitura delle materie prime per la produzione di nuovi accumulatori.

La compagnia, infatti, aveva già annunciato di voler fornire materiali per la produzione ricavati dalle materie di scarto. A tal proposito ha già stretto un accordo con Panasonic che sfrutterà i fogli di rame ottenuti con materie prime riciclate, i quali saranno utilizzati per la produzione delle batterie di Tesla.

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