Dopo un primo passo fatto nei Paesi Bassi, Tesla espande il progetto pilota in altri paesi europei che consente l'accesso alla rete di ricarica ai veicoli di altre case.
La redazione di Tate
12:38
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19 mag 2022
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2 minuti
Tesla sta espandendo il numero di stazioni di ricarica proprietarie accessibili agli automobilisti di veicoli elettrici prodotti da altre aziende. Il piano di espansione, al momento, si applica solo per l'Europa e rientra nel progetto pilota che la società sta utilizzando per valutare l'impatto di un traffico maggiore sulla sua rete di ricarica.
A tal proposito vanno fatte alcune precisazioni. Le stazioni di ricarica Tesla fino allo scorso anno erano accessibili ai soli proprietari di veicoli elettrici fabbricati dalla società di Elon Musk. Nel 2021, però, l'azienda ha annunciato un progetto pilota che sarebbe partito dai Paesi Bassi per valutare la possibilità di estendere l'accesso alle stazioni di ricarica anche ai proprietari di veicoli non Tesla.
Le stazioni di ricarica accessibili ai proprietari di vetture diverse da quelle offerte da Tesla vengono indicate attraverso l'omonima applicazione e sembra che l'esperimento abbia ottenuto risultati positivi. Sono stati valutati, infatti, sia i vantaggi per l'azienda che le eventuali difficoltà riscontrate dagli automobilisti causate dal maggiore traffico presso le loro stazioni di riferimento.
L'esperimento sembra aver soddisfatto le aspettative di Tesla che ha deciso di espandere il progetto pilota anche ad altri paesi europei. A gennaio di quest'anno, infatti, Tesla ha aperto a tutti i proprietari di veicoli EV alcune stazioni in Norvegia e in Francia, fino ad arrivare agli scorsi giorni in cui il progetto è stato allargato nel Regno Unito, Spagna, Belgio, Svezia e Austria.
Al momento, nei Paesi Bassi la società ha aperto al pubblico tutte le stazioni di ricarica, mentre per gli altri paesi coinvolti pur aprendo a stazioni specifiche la rete risulta piuttosto significativa. Non è da escludere comunque che dopo un'ulteriore valutazione, Tesla possa aprire le porte di tutte le stazioni di ricarica anche nel resto d'Europa ed utilizzare le maggiori entrate per accelerare il programma di espansione.
L'intenzione di estendere il programma anche al territorio statunitense non manca, ma in quel caso la situazione è molto diversa. In America, infatti, Tesla utilizza un connettore proprietario per la ricarica delle vetture, a differenza dell'Europa in cui sfrutta lo standard CCS. Aprire alle vetture di altre case necessita quindi di modifiche partendo fisicamente dalle stazioni, ma l'azienda ha già espresso l'intenzione di aggiungere cavi standard CCS anche in quel caso.