Suzuki presenta eVX, il suo primo concept EV

La vettura non rappresenta ancora un modello di produzione, il quale arriverà solo nel 2025 probabilmente su mercati selezionati.

Al CES 2022, Suzuki ha presentato il concept del suo primo veicolo elettrico che dovrebbe debuttare nel 2025. Seppur verranno applicate le dovute modifiche alla versione definitiva, eVX – questo il nome della vettura – da un'idea del linguaggio di design che l'azienda adotterà per le soluzioni completamente elettriche.

Così come gli altri competitor del Sol Levante, anche Suzuki è rimasta qualche passo indietro rispetto alle aziende occidentali quando si tratta di mobilità elettrica. Tuttavia, anche lei dovrà inevitabilmente adeguarsi e partirà, come da tradizione ormai, da un SUV EV.

Dal punto di vista estetico, la vettura si presenta piuttosto aggressiva e futuristica. I passaruota si fondono in un'unica fascia che percorre l'intero profilo della vettura, mentre la calandra, più che altro ornamentale sugli EV, è stata rimossa in favore di una più minimale fascia verniciata che sfoggia al centro il logo illuminato del marchio.

Nel complesso, le forme sono spigolose e aggressive, a tratti quasi sportive, il che lascia presagire particolare attenzione alle performance. Al momento, però, Suzuki non ha ancora rivelato alcuna informazione per quanto riguarda il powertrain. Sappiamo solo che l'azienda sta lavorando ad una trasmissione a due velocità per i suoi prossimi EV, ma considerando che mancano ancora due anni al lancio di eVX è probabile che già la prima proposta adotterà questa tecnologia.

Per quanto riguarda la batteria, Suzuki ha dichiarato che eVX ospiterà un modulo da 60 kWh che dovrebbe consentire un'autonomia di 550 km. Tuttavia, la percorrenza è stata calcolata nel ciclo MIDC indiano il che significa che probabilmente nel ciclo WLTP europeo l'autonomia si ridurrà.

Al momento il carmaker non ha specificato neanche i mercati nei quali intende commercializzare il suo primo EV. Ad ogni modo, il prototipo mostrato al CES è stato sviluppato dalla sede indiana dell'azienda, Maruti-Suzuki, ragione per cui potrebbe rivelarsi una soluzione limitata al mercato indiano appunto o asiatico.