Le due società collaboreranno per produrre nuove batterie EV partendo da vecchi dispositivi elettronici come computer, smartphone e tablet.
La redazione di Tate
08:04
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19 nov 2022
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2 minuti
Redwood Materials ha stipulato un nuovo contratto con Panasonic, alla quale fornirà materiali di riciclo per produrre nuove batterie rivolte ai veicoli elettrici. La società americana del cofondatore di Tesla, JB Straubel, provvederà a riciclare vecchi dispositivi elettronici dai quali saranno estratti i materiali.
Questi includono una gamma di prodotti abbastanza varie, che abbraccia sostanzialmente l'elettronica di consumo. D'altronde, gli Stati Uniti rappresentano uno dei mercati più grandi al mondo per dispositivi mobili e computer.
La mossa di Redwood non è strettamente una novità, dato che solo pochi giorni fa abbiamo riportato l'accordo con Audi che prevede un'operazione molto simile. In quel caso, le concessionarie Audi hanno accolto un cassonetto in cui poter depositare qualsiasi tipo di batteria ricaricabile che Redwood riciclerà per fornire materiali al carmaker tedesco.
Stavolta, però, si tratta di un progetto su scala più ampia, dato che i materiali non saranno forniti ad un solo produttore EV, ma direttamente ad uno dei maggiori fornitori di batterie. Panasonic, infatti, produrrà anche le nuove celle 4680 per Tesla, oltre ad avere un portafoglio clienti nutrito nel settore automotive.
"Panasonic è un nostro partner da molti anni, ma questo tipo di accordo ha un valore diverso. Attraverso questa iniziativa Panasonic riceverà gran parte delle materie riciclate necessarie alla sua produzione di catodi: è una cosa mai successa prima negli Stati Uniti, un modo di lavorare nel campo delle batterie che avrà influenze su tutta la filiera" ha commentato Straubel in una nota.
I vantaggi di tale operazione sono molteplici, non solo per le aziende, ma anche per i clienti finali. Innanzitutto, il riciclaggio delle batterie consente di estrarre materiali per nuove produzioni o, in breve, una nuova fonte di approvvigionamento. Inoltre, riduce sensibilmente il costo complessivo della nuova batteria consentendo di mantenere un prezzo più accessibile per il consumatore.
Il tutto, in una cornice ecocompatibile che abbatte l'inquinamento e la necessità di estrarre materiali vergini. Insomma, ancora una volta Redwood offre una spinta significativa sul piano della sostenibilità che così come avvenuto con Audi, potrebbe guidare altri produttori verso lo sviluppo di nuove strategie di economia circolare.