ROCIN-ECO si appresta ad allestire un sito di prova a disposizione degli OEM per testare la ricarica automatizzata per veicoli elettrici.
La redazione di Tate
07:04
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3 set 2022
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1 minuti
Il consorzio ROCIN-ECO (Robotic Charging Infrastructure Ecosystem) si prepara ad avviare i test reali per la ricarica automatica robotizzata. L'obiettivo è sviluppare dispositivi universali capaci di ricaricare le vetture elettriche, senza alcun intervento umano, da installare sulle autostrade europee.
Il consorzio si forgia delle più grandi aziende europee e non coinvolte nel settore EV quali: Rocsys, Ionity, Audi, BMW, Mercedes-Benz, Ford, Huber+Sunher, TÜV Süd e AVL List. Proprio Rocsys rappresenta già attualmente uno dei maggiori fornitori globali di sistemi di ricarica autonoma.
La visione del consorzio è quella di dotare le autostrade europee di corsie dedicate alla ricarica, sulle quali saranno installati i suddetti sistemi robotizzati. La ricarica dovrà durare tra i 15 e i 30 minuti per ogni veicolo e Rocsys sostiene che già eliminando i "fattori umani" si possano ridurre le tempistiche fino al 15%.

Tuttavia, è indispensabile un'interoperabilità tra veicolo, colonnina e robot. Per questa ragione, ancor prima di pianificare la produzione dei sistemi, il primo passo sarà stabilire un nuovo standard che tutti i produttori di EV potranno adottare per rendere compatibili le proprie vetture con i sistemi.
"La ricarica autonoma può avere successo solo con un approccio interoperabile tra l'infrastruttura di ricarica e i veicoli elettrici. Sarà un prerequisito fondamentale per il successo" ha commentato Crijn Bouman, CEO e cofondatore di Rocsys.
A tale scopo, il consorzio prevede di allestire un sito di test accessibile a tutti gli OEM così che, una volta stabiliti i requisiti insieme ai comitati di settore per la standardizzazione, ogni produttore potrà adeguare i propri veicoli all'infrastruttura con maggiore semplicità e un minore costo.