La due società hanno stretto un accordo per riciclare i magneti dei motori e rendere così la loro produzione più ecosostenibile e conveniente.
La redazione di Tate
13:30
•
20 dic 2022
•
1 minuti
Seppur non ancora vincolante, Polestar e Cycling Materialshanno firmato un MOU (Memorandum Of Undrstanding) con il quale la seconda si impegna a riciclare i magneti presenti nei motori del carmaker svedese. Questo consentirà a Polestar di migliorare la catena di approvvigionamento e rendere la sua produzione più ecosostenibile.
Anche per la propulsione elettrica, infatti, esistono sistemi diversi per azionare il motore. Il PSM (Permanent Magnet Synchronous) a magneti sincroni permanenti, sfrutta due materie prime provenienti dalle terre rare: neodimio e disprosio. Si tratta di materiali la cui estrazione è piuttosto complessa e rischia di danneggiare l'ambiente, ad esempio nell'eventualità di perdite di acque reflue tossiche.

Per tali ragioni, sono molte le aziende che si stanno spostando su sistemi di propulsione diversi come motori asincroni o sistemi eccitati elettronicamente. Questi escludono l'utilizzo di magneti permanenti, eliminando l'adozione dei suddetti materiali. La stessa Volvo utilizzerà motori asincroni per le vetture a trazione anteriore.
Tuttavia, così come la casa madre, sembra che Polestar non intenda allontanarsi completamente dai propulsori PSM nel caso delle vetture a trazione integrale che manterranno tale sistema per l'asse posteriore. Attraverso il riciclaggio delle materie prime, quindi, la produzione dei motori risulta più sostenibile sia sul piano commerciale che ambientale.
Ad ogni modo, l'accordo è piuttosto dettagliato e prevede il riciclaggio di tutte le vetture prodotte da Polestar, nell'ottica di rendere anche i magneti componenti circolari.