In seduta plenaria, il Parlamento Europeo si è espresso sul cosiddetto piano Fit for 55, che punta a una drastica riduzione delle emissioni di CO2. Fra le varie misure, anche la messa al bando dei veicoli con motore endotermico a partire dal 2035.
La redazione di Tate
09:48
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9 giu 2022
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Si tratta del primo passo verso l'abolizione dei motori termici, all'interno di una cornice che prevede la neutralità climatica entro il 2050, già decretata dalla Commissione Europea. Dopo l'approvazione del Parlamento Europeo con 339 voti favorevoli, 249 contrari e 24 astensioni, il testo passerà a una fase negoziale che coinvolgerà Parlamento, Consiglio e Commissione.
Il Parlamento Europeo, dunque, si è espresso a favore del divieto di vendita di nuovi veicoli a benzina o diesel a partire dal 2035. Sono stati bocciati gli emendamenti del Ppe, con cui si chiedeva il blocco della vendita di veicoli endotermici al 90%, lasciando un piccolo spiraglio alle case automobilistiche che ancora puntano su questa forma di alimentazione.
È stato invece accolto l'emendamento conosciuto come "salva Motor Valley", o "Salva Ferrari", che stabilisce una deroga al 2036 per quelle case automobilistiche che producono non più di 10 mila auto l'anno. Su iniziativa italiana, questo emendamento punta a tutelare le case automobilistiche della Motor Valley che ancora non hanno pianificato una transizione definitiva verso le forme di propulsione elettrificate.
La maggioranza in seno al Parlamento si è invece spaccata sul voto sul sistema di scambio per le quote di emissione (Ets) con cui si punta a tassare le emissioni di CO2. Questo piano ha visto Ppe e Socialisti su posizioni contrastanti, finendo per essere rimandato alla Commissione Ambiente.