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Dalla Norvegia arrivano le nuove turbine eoliche a forma di…albero

La startup World Wide Wind ha sviluppato un progetto di turbina eolica verticale più resistente ed efficiente per i parchi marini off-shore.

Si, può sembrare un paragone incredibile, eppure la nuova turbina di World Wide Wind somiglia proprio ad una riproduzione minimalista di un albero. Le pale, infatti, sono montate sull'asse verticale che, con una forma inclinata, ricordano i rami di un albero, ma naturalmente la disposizione è soprattutto funzionale.

Per essere più specifici, si tratta di aerogeneratori ad asse verticale, in questo caso pensati per popolare i parchi eolici marini off-shore. I vantaggi sono diversi, primo tra tutti la possibilità di poter sfruttare il vento da qualsiasi direzione provenga, senza alcuna necessità di orientamento.

Rendering di un parco eolico off-shore con turbine ad asse verticale
Rendering di un parco eolico off-shore con turbine ad asse verticale

Altro vantaggio fondamentale, riguarda l'alloggiamento dei componenti principali. Mentre sulle turbine ad asse orizzontale sono posti in prossimità delle palle, e quindi in alto, nel caso di quella ad asse verticale sono posti in basso il che semplifica sensibilmente la loro manutenzione.

In particolare, la turbina di World Wide Wind ospita rotore e statore nella base che va sott'acqua, così che quest'ultima fornisca un contrappeso che stabilizzante. Inoltre, sarebbero in grado di inclinarsi naturalmente così da resistere a raffiche o vibrazioni dannose, rendendole sensibilmente più durature rispetto alle soluzioni tradizionali.

Struttura della turbina ad asse verticale World Wide Wind
Struttura della turbina ad asse verticale World Wide Wind

Le due pale in invece sono installate per ruotare in senso opposto. Quella in alto viene fissata all'albero interno collegandosi direttamente allo statore, mentre quella in basso è alloggiata sull'albero esterno e collegata al rotore. In questo modo le torri riuscirebbero a ridurre la turbolenza di scia che si forma alle spalle delle pale, consentendo di diminuire del 50% la distanza tra le torri. In breve, a parità di spazio, la densità di pale potrebbe essere aumentata di 4 volte rispetto alle soluzioni ad asse orizzontale.

Al momento, però, si tratta solo di un progetto che richiede ancora molto tempo prima di poterne vedere un'applicazione pratica. La società prevede di realizzare un primo prototipo da 3 MW entro il 2026 e solo dal 2029 dovrebbe essere prodotto il modello di grandi dimensioni capace di generare 40 MW di potenza.

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