Il presidente messicano Andres Manuel Lopez Obrador ha firmato un decreto che pone i giacimenti di litio sotto la responsabilità e gestione dello stato.
La redazione di Tate
13:29
•
22 feb 2023
•
1 minuti
Con la firma di un nuovo decreto, che pone la responsabilità e la gestione delle miniere di litio in seno al Ministero per l'Energia messicano, il presidente Andres Manuel Lopez Obrador ha nazionalizzato il litio in Messico. La firma con relativa manifestazione si è tenuto a Sonora, dove il presidente ha fornito anche ulteriori dettagli.
In particolare, sono stati individuati 234.855 ettari nell'area in questione identificata come zona mineraria "Li-MX 1". Il Presidente considera il litio una risorsa strategica e di certo non ha fatto male i suoi calcoli. Proprio in questi giorni è uno degli argomenti più discussi soprattutto nel settore EV, dove la richiesta e le collaborazioni per l'approvvigionamento di litio aumentano costantemente.
Seppur ancora senza conferma, Tesla sarebbe perfino interessata ad acquisire una società brasiliana impegnata nell'estrazione del litio. Secondo alcuni studi condotti in Messico, sarebbero presenti giacimenti per 1,7 milioni di tonnellate del minerale e molte società stavano iniziando ad aprire concessioni minerarie.
Inutile dire che tali contratti andranno adesso rivisti in funzione della posizione assunta dal governo. Obrador è stato piuttosto chiaro sulla questione dichiarando: "Quello che stiamo facendo ora è nazionalizzare il litio in modo che non possa essere sfruttato da stranieri provenienti da Russia, Cina o Stati Uniti".
In ogni caso Pablo Taddei, amministratore delegato della società statale deputata alla produzione del litio, ha dichiarato che la nazione è aperta a qualsiasi tipo di collaborazione con soggetti esterni. Unica prerogativa è che sia il governo messicano ad avere la quota di maggioranza in qualsiasi joint venture venga a crearsi.