Haval, produttore di cinese nel settore dell'automotive, ha annunciato che entro il 2030 la produzione e vendita di vetture ICE pure verrà interrotta.
La redazione di Tate
05:02
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26 ago 2022
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1 minuti
Anche Haval, marchio cinese di proprietà Great Wall Motors, ha annunciato che interromperà la vendita di vetture a combustione pura entro il 2030. Da quel momento in poi, il carmaker concentrerà tutti i suoi sforzi sui cosiddetti NEV (New Energy Vehicle).
Li Xiaorui, direttore generale di Haval, ha dichiarato che secondo le stime della società, i NEV rappresenteranno l'80% delle vendite già a partire dal 2025. Tra questi rientrano, oltre che le vetture BEV completamente elettriche, anche le soluzioni plug-in hybrid e quelle a idrogeno.
Non sorprende che anche Haval abbia deciso di convertire la produzione verso i nuovi tipi di alimentazione. Seppur meno nota ai clienti europei, il marchio rappresenta uno dei maggiori produttori attualmente in Cina. L'Haval H6, infatti, è stato per diversi anni il SUV più venduto sul territorio cinese prima che fosse reso disponibile il Song di BYD, che comunque gli ha consentito di mantenere la seconda posizione nelle classifiche di vendita davanti alla Tesla Model Y.
Nonostante le ottime vendite delle proprie vetture, Great Wall ha però deciso di concentrarsi maggiormente su un settore diverso da quello dei motori, seppur strettamente collegato all'automotive: la produzione energetica. L'azienda, infatti, ha investito circa 10 miliardi di yuan lo scorso anno in ricerca e sviluppo, cifra che dovrebbe decuplicare entro il 2025.
Attraverso la propria tecnologia denominata L.E.M.O.N. DHT, spera di fornire i mezzi all'intero settore per accelerare l'ormai inevitabile transazione energetica.
"Le case automobilistiche cinesi stanno inaugurando un'opportunità che non si vedeva da un secolo" ha dichiarato Mu Feng, presidente di Great Wall Motors.