La prima proposta per la transizione ecologica è stata firmata: dal 2035 la vendita di vetture a combustione sarà completamente vietata in Europa.
La redazione di Tate
10:00
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2 nov 2022
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2 minuti
Attraverso un comunicato stampa, il Consiglio dell'Unione Europea ha annunciato la firma della prima proposta per vietare l'immatricolazione di veicoli a combustione dal 2035. Questa prende il nome di "Fit for 55" con l'obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 del 55% a partire già dal 2030.
D'altro canto, è una proposta di cui ormai si vocifera da tantissimo tempo, da alcuni accolta con entusiasmo, da altri con estremo scetticismo. Più volte, infatti, il CEO di Stellantis Carlos Tavares ha espresso parole dure contro una scelta che, a suo dire, è un'imposizione politica piuttosto che una direzione dettata dal mercato o dall'industria.
In ogni caso, anche Stellantis alla fine ha fatto all-in sulla mobilità elettrica e sembra che i suoi obiettivi con il Dare Forward 2030 siano perfino più ambiziosi di quelli imposti dall'UE. A fare eccezione, invece, saranno le realtà più piccole come Lamborghini che hanno una produzione estremamente limitata. Queste avranno un anno in più di tempo per effettuare la transizione alle soluzioni elettriche.

In realtà, la Commissione Europea sta valutando anche ulteriori eccezioni, come i carburanti neutri in termini di CO2, ma per il momento si tratta solo di valutazioni che ancora non trovano conferma. Ciò che invece è chiaro, è che dal 2035 la vendita di vetture a combustione, le cosiddette ICE, saranno del tutto vietate.
Se da un lato questo passo rappresenta una decisione storica per il settore della mobilità in Europa, dall'altro rimangono alcuni dubbi sollevati anche dallo stesso capo europeo di Stellantis sui prezzi. Nonostante il gruppo abbia sposato a pieno la transizione ecologica proponendo già oggi un listino EV piuttosto variegato, secondo Uwe Hochschurtz non è sostenibile mantenere aliquote pari a quelle dei veicoli a combustione.
Il dirigente, nei giorni scorsi, ha sottolineato l'importanza del supporto da parte dei governi locali che dovrebbero aiutare a rendere il prezzo per un veicolo elettrico più accessibile. La necessità nasce da un costo di produzione più alto che rende il prezzo finale superiore rispetto ad una vettura ICE nello stesso segmento, impedendo ad una parte di potenziali clienti di prendere in considerazione l'alternativa EV.