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Ferrari brevetta il suono dei suoi EV e non sarà un rombo simulato

L'azienda ha elaborato un sistema che da voce al solo propulsore elettrico senza la necessità di emulare il suono di una vettura ICE.

Manca ancora un po' alla presentazione della prima Ferrari completamente elettrica, ma arrivano nuove informazioni su uno degli aspetti distintivi del marchio: il suono. Secondo recenti report, il Cavallino Rampante avrebbe brevettato un sistema di amplificazione diverso dal tradizionale motore a combustione simulato.

La questione del suono, d'altronde, è ancora molto discussa nel settore EV. Per quanto possa rappresentare un confort per i passeggeri, la silenziosità anche a velocità sostenute dei veicoli elettrici rappresenta un pericolo sotto alcuni punti di vista. Il feedback sonoro dei motori endotermici, infatti, rappresenta un indicatore della velocità per il conducente ed un avviso per i pedoni che possono sentire la vettura arrivare.

Per tali ragioni, sono molte le aziende che, un po' per la sicurezza un po' per la nostalgia, hanno integrato nelle proprie vetture sistemi che riproducono il suono dei tradizionali propulsori a combustione. Sembra, però, che Ferrari abbia sviluppato una soluzione molto diversa e innovativa che le consente di non rinunciare all'esclusività che da quasi un secolo caratterizza il marchio.

Plancia della Ferrari SF90 Stradale ibrida
Plancia della Ferrari SF90 Stradale ibrida

L'estate scorsa, infatti, Benedetto Vigna, CEO della società, spiegò agli investitori che anche per i veicoli elettrici c'era spazio per un suono "signature engine" come per ogni altra Ferrari. Di fatti, secondo un'analisi di ODDO BHF, il nuovo sound non replica quello di un motore a combustione, ma amplifica quello del motore elettrico.

In particolare, l'azienda sarebbe a lavoro su un impianto che consenta di catturare i quasi inudibili rumori prodotti dal propulsore elettrico, per poi reindirizzarli nella parte posteriore dove tradizionalmente viene alloggiato il motore a benzina. Il tutto, chiaramente, ad un volume che consenta di riconoscere immediatamente quale sia la vettura in questione.

Si tratta di un sistema piuttosto interessante che non si limita semplicemente a risolvere il problema relativo alla sicurezza, ma concede anche quel segno distintivo tipico di Ferrari. Il tutto, dando la massima espressione al propulsore elettrico e tagliando definitivamente i ponti con il passato fatto di emissioni.

Non rimane, quindi, che attendere la presentazione della prima Ferrari completamente elettrica prevista per il 2025.

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