La casa italiana tenterà a settembre il record al Nurbugring con la sua vettura da 2.040 CV equipaggiata con batterie allo stato solido.
La redazione di Tate
17:21
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9 gen 2023
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2 minuti
Estrema Automobili ha svelato completamente Fulminea, un hypercar italiana che punta a strappare lo scettro del panorama EV alla Rimac Nevera. Si tratta di un progetto estremamente ambizioso quanto interessante, soprattutto in considerazione dell'utilizzo di batterie allo stato solido.

Ma partiamo dalla piattaforma, molto simile a quella della diretta concorrente. Così come la Nevera, infatti, Fulminea sfrutta una configurazione a quattro motori (uno per ogni ruota) capaci di sviluppare una potenza complessiva di 2.040 cavalli. Stando a quanto dichiarato dall'azienda, l'auto sarebbe in grado di gestire l'accelerazione 0-100 km/h in soli 2 secondi e 0-322 km/h in meno di 10 secondi per una velocità massima di 350 km/h.
Menzione particolare, però, la meritano senza dubbio le batterie. La Fulminea, come confermato da Abee che fornirà gli accumulatori, utilizzerà celle con elettrolita allo stato solido. In particolare, la densità energetica delle celle dovrebbe raggiungere i 450 Wh/kg andando a comporre un pacco batteria da 100 kWh. Questo dovrebbe fornire alla vettura un'autonomia di circa 520 km nel ciclo WLTP con una singola ricarica.

A stupire, tuttavia, è il peso dell'auto che dovrebbe fermarsi a soli 1.500 kg. Per avere un termine di paragone, la Rimac Nevera raggiunge i 2.150 kg, ben 650 kg in più riducendo significativamente il rapporto peso/potenza del veicolo. È ancora presto, però, per tirare conclusioni in quanto la Fulminea tenterà il record, attualmente detenuto dalla Porsche Taycan Turbo S, solo a settembre 2023.
Il tentativo sarà effettuato poco dopo l'avvio della produzione in serie. Estrema, infatti, conta di poter ottenere il giro più veloce al Nurburgring per un'auto di produzione, seppur quest'ultima sarà a dir poco limitata. La produzione è pianificata per giugno, ma in una prima fase saranno costruiti solo pochi modelli, per poi raggiungere nel 2025 il numero complessivo che si fermerà a sole 61 unità al prezzo di 2 milioni di euro ognuna.