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CATL fornirà batterie LFP anche ai bus elettrici di Solaris

CATL e Solaris hanno siglato un accordo per la fornitura di batterie LFP che equipaggeranno i bus del produttore polacco.

CATL (Contemporary Amprex Technology Co. Limited), attualmente il principale produttore al mondo di batterie per EV, ha stipulato un contratto con Solaris per la fornitura delle batterie LFP. Dal canto suo, quest’ultima, rappresenta il più grande produttore di bus elettrici in Europa con all’attivo oltre 22.000 veicoli che già percorrono le strade, anche italiane.

Proprio all’inizio di questo mese, infatti, vi abbiamo riportato la notizia che ATM ha ordinato altri 75 bus a Solaris che arriveranno a Milano durante la seconda metà del 2022, per una fornitura complessiva di 250 veicoli contrattualizzata nel 2019. Il nuovo accordo con CATL, quindi, rappresenta un passo davvero importante per il produttore di batterie che acquisisce una fetta importante nel settore del trasporto pubblico.

Modulo batteria cell-to-pack LFP di CATL
Modulo batteria cell-to-pack LFP di CATL

La società attualmente può contare tra i suoi clienti numerosi produttori internazionali di EV, tra cui Tesla per la quale produce proprio le batterie LFP. In particolare, CATL può contare sulla propria tecnologia cell-to-pack che consente di collegare in serie tra loro le celle direttamente in un unico modulo.

Questo naturalmente consente un forte risparmio sul fronte del costo, grazie ad un impiego notevolmente inferiore di materiale per confezionare i singoli sottomoduli. Involucri, circuiti di condizionamento e cablaggi si riducono nettamente, garantendo anche più spazio per l’alloggiamento di un numero maggiore di celle.

D’altronde, la chimica LFP (Litio-Ferro-Fosfato) offre una densità energetica inferiore rispetto alle celle basate sul nichel o sul cobalto. Di conseguenza, l’aumento delle celle consente di compensare meglio il forte gap in termini di autonomia. A questo si aggiunge, peraltro, un secondo vantaggio che riguarda la sicurezza.

Le celle basate sulla chimica LFP sono meno soggette alle temperature esterne e quasi esenti dal rischio di incendio. Queste caratteristiche consentono di allargare il campo di applicazione delle batterie adattandosi anche a condizioni climatiche difficili, in cui le tradizionali batterie al litio risultano pericolose.

Esempio piuttosto rappresentativo è quello di LG che solo pochi giorni fa ha rivelato i suoi piani per la produzione di batterie LFP Resu Flex che andranno a sostituire i modelli attualmente utilizzati per lo stoccaggio domestico o aziendale nelle zone in cui si sono già verificati casi di incendio o emissioni di fumi tossici.

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