A un anno dalla presentazione del SUV il marchio ha annunciato di essere prossimo alla produzione: prima in volumi ridotti, dal 2025 a pieno regime, grazie anche alla collaborazione con Toyota.
La redazione di Tate
15:00
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16 ago 2022
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2 minuti
Le caratteristiche chiave del primo modello a idrogeno della casa tedesca sono note da tempo, dal debutto del SUV iX5 Hydrogen all'IAA Mobility nel settembre 2021: due serbatoi realizzati in materiale composito in fibra di carbonio posso ospitare fino a 6 kg di idrogeno compresso a 700 bar e sono collegati a due celle site nel vano motore capaci di erogare fino a 125 kW di energia.
Il motore elettrico può gestire una potenza massima di 275 kW ed è montato dalla batteria tampone il cui compito è di intervenire a sostegno delle celle qualora l'energia da loro erogata non fosse sufficiente.

Le novità non sono finite: in occasione dell'intervista rilasciata a Nikkei, quotidiano giapponese, Pieter Nota - a capo delle vendite BMW - ha parlato molto del futuro del marchio, che non intende precludersi alcuna porta riguardo alle vendite in ambito automotive.
"I veicoli elettrici hanno rappresentato una quota maggiore delle vendite del previsto e se la velocità attuale rimane possiamo raggiungere quel 50% uno o due anni prima di quanto prefissatoci... Tuttavia l'infrastruttura [di ricarica, ndr] non è la stessa ovunque... Crediamo nell'importanza di varie tecnologie - veicoli elettrici a batteria, anche idrogeno e motori a combustione efficienti - perché non vogliamo concentrare tutti i nostri investimenti in un'unica area".

Quindi mentre alcune case hanno in programma una conversione totale dal sistema a combustione interna a quello puramente elettrico, la casa bavarese ha intenzione di percorre ogni strada e di produrre sia macchine a combustione interna (ICE) sia elettriche a batteria (BEV) sia, come nel caso del SUV, veicoli a celle combustibili alimentate a idrogeno (FCEV).