Il dirigente attribuisce a Tesla il merito di aver accelerato il processo di innovazione, ma non vede nel carmaker un potenziale concorrente.
La redazione di Tate
13:17
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14 feb 2023
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2 minuti
In una recente intervista con Bloomberg, il CEO di Ferrari Benedetto Vigna ha parlato anche di Tesla e di come la società di Elon Musk abbia scosso il settore automobilistico. Tuttavia, sottolinea che Ferrari non è in ritardo sull'elettrificazione come sostenuto da alcuni, ma la sua è una strategia di mercato.
Certo, il paragone tra Ferrari e Tesla è a dir poco azzardato trattandosi di due categorie completamente diverse che hanno ben poco in comune. Va ammesso, però, che la Tesla Roadster ha dato filo da torcere alle vetture del Cavallino Rampante, ma Vigna sostiene che Tesla non rappresenti un concorrente.
"Per me è un'auto funzionale. È pensata per andare da un punto all'altro" ha dichiarato il dirigente. "Ferrari, invece, produce auto emozionali che ti offrono un'esperienza di guida unica".
Osservazioni non di certo fuori luogo considerando che, esclusa la Roadster, i due marchi coprono fasce di mercato completamente diverse. Tesla, inoltre, con la terza generazione della piattaforma tenterà di fare il suo ingresso nel mercato di massa.
Vigna, però, si complimenta con Tesla attribuendogli una scossa che al settore dell'auto mancava per intraprendere il cambiamento. Secondo il CEO "le cose procedevano troppo lentamente" in un'industria che ormai da decenni si affidava alla sola combustione interna senza apportare alcuna sostanziale novità sul fronte della propulsione.
Quando gli è stato fatto presente che Ferrari era in ritardo rispetto a molti dei suoi concorrenti, Vigna ha negato sottolineando che non si tratta di un ritardo quanto più di una strategia voluta dall'azienda.
"Non è vero. Penso semplicemente che un'azienda come la nostra non possa imporre una scelta ai clienti, ed è per questo che continueremo a offrire un mix di tecnologia per tutto il tempo in cui sarà possibile".
Ferrari quindi, come già sostenuto più volte, continuerà ad offrire motori a combustione fino a quando la legislazione lo consentirà. Nello specifico, anche Ferrari dovrà fare i conti con il blocco europeo a partire dal 2035, in quanto il superamento della soglia di 10.000 vetture l'anno prodotte non le consente di rientrare nella categoria dei piccoli costruttori ai quali, invece, verrà concesso un po' di tempo in più.