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Batterie allo stato solido? Per StoreDot ci vorranno almeno 10 anni

In una recente intervista, il CEO dello sviluppatore israeliano ha criticato l'industria delle batterie per le aspettative troppo alte che sta generando.

Secondo Doron Myersdorf, CEO di StoreDot, per una produzione di massa delle batterie allo stato solido ci vorranno almeno 10 anni. Per questa ragione, i produttori di EV dovrebbero prendere in considerazione un passaggio intermedio adottando batterie allo stato semi-solido.

Di StoreDot ormai si parla da anni e rappresenta senza dubbio una delle aziende più innovative nel settore automobilistico. In particolare, l'azienda conta di produrre già dal 2024 le famose batterie 100in5, ovvero batterie capaci di ricaricare 100 miglia (160 km) di autonomia in soli 5 minuti di ricarica.

L'azienda ha anche condiviso la roadmap futura che prevede il lancio di batterie 100in3 entro il 2028 e 100in2 nel 2032. Tuttavia, queste ultime utilizzano una chimica allo stato semi-solido per la prima e completamente solido per la seconda. Questo significa che l'elettrolita liquido in gel o polimerico viene sostituito con uno completamente solido.

I vantaggi di questa tecnologia sono diversi, dal processo produttivo semplificato e quindi più economico, alla sicurezza delle celle. Tuttavia, secondo il dirigente l'industria delle batterie non sta fornendo previsioni realistiche intorno alle soluzioni allo stato solido generando aspettative alte, ma che non potranno essere rispettate.

"È fondamentale che i principali sviluppatori di batterie come StoreDot offrano ai produttori automobilistici globali una roadmap realistica e priva di hype per l'introduzione di tecnologie di ricarica rapida estrema. In questo momento, nonostante alcune stime rialziste dei nostri rivali, le batterie allo stato solido sono lontane almeno 10 anni".

Myersdorf, insomma, ritiene che le sfide da affrontare in questo settore siano ancora molte. Per questo si renderebbe necessario un passaggio intermedio realizzato con le batterie allo stato semi-solido così da rendere la tecnologia finale più affidabile e collaudata.

Dichiarazioni in linea con la strategia tracciata da StoreDot che sembra aver convinto alcuni dei più grandi produttori EV del settore. Al momento, infatti, la realtà israeliana si è guadagnata la fiducia di aziende come Polestar, BMW o Volvo che hanno deciso di investire nella sua tecnologia.

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