La società convertirà la fabbrica già in funzione nel Kentucky a cui si affiancherà la produzione interna di batterie grazie allo stabilimento nella Carolina del Nord.
La redazione di Tate
13:13
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23 feb 2023
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2 minuti
Tra le numerose aziende spinte dall'IRA (Inflation Reduction Act) a localizzare la propria produzione su suolo statunitense ci sarà anche Toyota. A partire dal 2025 il produttore nipponico costruirà i veicoli elettrici nella sua gigafactory in Kentucky, attualmente il suo più grande impianto a livello globale.
Stando a quanto riportato da Nikkei, si tratta di una scelta intrapresa dal nuovo presidente, Koji Sato, che dal primo aprile sostituirà lo storico CEO Akio Toyoda. Sato, infatti, ha chiarito sin dall'inizio che la nuova strategia di Toyota sarà completamente basata sulla mobilità elettrica a differenza di quanto fatto finora.
L'attuale presidente è stato uno dei maggiori oppositori alla transizione completa verso i veicoli a batteria ed il capo scienziato dell'azienda non è stato da meno. Fu proprio quest'ultimo a dichiarare che i veicoli a batteria non sono la soluzione alle emissioni di CO2, ma sarebbe più utile un approccio diversificato incentivando ibridi e ibridi plug-in.
Tuttavia, le legislazioni si sono mosse in una direzione diversa trascinando il mercato con sé, di conseguenza anche Toyota ha dovuto rivedere i propri piani soprattutto a fronte di una concorrenza che guadagna sempre più terreno. Sono stati molti i produttori, non solo legacy, che hanno spostato la produzione negli Stati Uniti ed hanno visto crescere le loro vendite grazie al credito d'imposta.
La fabbrica in Kentucky vedrà una capacità mensile di 10.000 EV entro la fine del 2025 per poi raggiungere le 200.000 unità annuali nel 2026. A supportare la produzione, inoltre, vi sarà anche una fabbrica di batterie nella Carolina del Nord che dovrebbe divenire operativa proprio nel 2025.