Con una vettura elettrica è possibile percorrere lunghi tragitti, eseguendo delle ricariche veloci quando richiesto: ecco tutto quello che serve sapere per prepararsi al meglio.
La redazione di Tate
05:35
•
19 mag 2022
•
5 minuti
Sommario
Le vetture elettriche possono essere utilizzate per un viaggio di lunga percorrenza, andando ben oltre la distanza che viene percorsa abitualmente nel tragitto casa - lavoro o per i classici impegni dove si richiede l’utilizzo della propria automobile. Usare una vettura di questo tipo per un lungo viaggio richiede però alcune attenzioni, ben differenti rispetto a quelle che si adottano nel caso di un veicolo endotermico tradizionale a benzina o diesel.
Mettersi in viaggio sempre con la batteria completamente carica
Nell’utilizzo quotidiano di una vettura elettrica il consiglio generale è quello di caricare la batteria non al 100% ma di limitarsi ad un tetto massimo compreso tra l’80% e il 90%: è questa infatti la condizione d’utilizzo preferibile per le batterie quando non ne si richiede tutta la capacità per un lungo viaggio. Fanno eccezione solo alcune particolari batterie utilizzate in vetture elettriche, le quali non hanno alcun problema ad essere ricaricate al 100% anche ogni giorno: sarà il venditore a indicarvi se la vostra vettura rientra in questa tipologia.
Quando è necessario percorrere lunghe distanze dovremo caricare la batteria della nostra vettura fino al massimo della sua capacità: è quindi importante ricordarsi di provvedere ad una ricarica notturna sino al 100%, così da trovare la vettura pronta nelle migliori condizioni per percorrere quanta più distanza possibile.
Per un viaggio lungo è sempre consigliato partire con le batterie caricate al massimo della capacità.
Ricaricare lungo il viaggio: quali opzioni scegliere
Sappiamo che le opzioni di ricarica pubblica di un veicolo elettrico sono varie. In caso di un lungo viaggio sono sempre da preferire le colonnine di tipo Fast, quelle a più alta potenza, perché permettono di ricaricare la nostra vettura in modo più rapido.
Le colonnine Fast sono in genere presenti in prossimità delle principali arterie di scorrimento, preferenzialmente vicino a quelle autostradali. Si stanno diffondendo anche in Italia colonnine di ricarica installate direttamente all’interno delle aree di sosta, accanto alle tradizionali pompe per il carburante: in questo modo si può ricaricare la batteria della vettura e nel mentre usufruire dei servizi messi a disposizione, facendo coincidere la ricarica con una sosta dopo un certo tempo trascorso alla guida.
Sono da evitare invece le soste alle colonnine di tipo AC a corrente alternata in quanto più lente: per ripristinare l’autonomia complessiva si impiegherebbe troppo tempo. Il consiglio è quindi quello di osservare, attraverso le apposite APP, quali siano le colonnine ad alta potenza presenti lungo il percorso del viaggio così da conoscere quali siano le opzioni a disposizione. Per fare questo è sufficiente effettuare una ricerca con la APP del nostro gestore, o con una delle APP universali, selezionando solo le colonnine che siano in grado di erogare una potenza di almeno 50kW.
Nei lunghi viaggi è consigliabile non fermarsi a effettuare ricariche intermedie sino al 100% della capacità. Il tempo di sosta più contenuto, tenendo conto di quanto viene ricaricata la batteria, è quello che si ottiene partendo da una carica residua molto bassa (10% o anche inferiore) portando le batterie sino al 60%-70%. In genere con una colonnina fast questa operazione richiede un tempo che è di fatto pari a quello che si impiega per una sosta a sgranchire le gambe, visita ai servizi igienici e un tradizionale caffè pertanto senza che incida sui tempi di percorrenza complessivi in modo differente da quanto non avvenga con un veicolo a benzina o diesel.
Ricordiamo infatti che le batterie delle vetture elettriche si ricaricano più velocemente quando sono scariche; più vengono riempite più si abbassa la velocità di ricarica, diventando molto ridotta quando si supera una percentuale dell’80% e quindi vanificando i benefici in termini di risparmio di tempo propri delle colonnine fast.
Usare le colonnine fast e non ricaricare mai sino al 100%, così da ridurre l’attesa.
Pagare la ricarica in viaggio: ci sono abbonamenti per questo?
Le ricariche effettuate alle colonnine ad alta potenza sono in genere molto più costose, per ogni kWh immagazzinato dalle batterie, rispetto a quelle a colonnine in corrente alternata. Può essere conveniente, pensando alle esigenze di un viaggio di lunga distanza come quello che ci porterà nella località di villeggiatura, verificare la disponibilità di soluzioni di abbonamento o prepagate con alcuni fornitori di servizi di ricarica.
Se la ricarica alle colonnine avviene unicamente in caso di viaggio, perché per le necessità ordinarie si provvede con l’impianto di casa o sul luogo di lavoro, è consigliabile sottoscrivere un abbonamento cosiddetto a scalare che preveda a fronte di un costo iniziale un quantitativo predefinito di kWh che possono essere caricati dalle colonnine dello specifico fornitore oltre che da tutte quelle dei partner in roaming. Il costo di ricarica per kWh è in questo caso fisso, indipendente dal tipo di colonnina utilizzata e quindi ben più ridotto in quelle fast rispetto alla tipica ricarica a consumo.
Un abbonamento può rappresentare una soluzione interessante non solo in caso di viaggio ma più in generale per far fronte alle esigenze di ricarica di tutti i giorni, quando ad esempio si preferisca fare una ricarica fast quale alternativa alla più lenta ricarica domestica.
Un abbonamento a scalare permette di ricaricare la vettura con un costo al kWh che è inferiore rispetto a quanto si pagherebbe normalmente con tariffa a consumo.
Cosa fare quando arrivo a destinazione?
Se la meta del nostro viaggio è un hotel può essere consigliabile recarsi presso una struttura che sia dotata di colonnine di ricarica all’interno del proprio parcheggio. Sempre più strutture ricettive mettono a disposizione questo servizio per i propri clienti, spesso offrendo il costo di ricarica gratuitamente a chi pernotta nella struttura quale valore aggiunto.
Se la nostra destinazione è un hotel sprovvisto di punti di ricarica potremo ovviare chiedendo di poter accedere ad una presa della corrente, se presente, alla quale collegare il caricatore di bordo fornito con la nostra vettura: in questo modo sarà possibile ricaricare, per quanto più lentamente rispetto ad una wallbox a motivo della inferiore potenza erogata.
Altra alternativa sarà quella di verificare, prima del nostro arrivo, la presenza di colonnine di ricarica vicine alla destinazione: per fare questo sarà sufficiente fare una ricerca con l’APP dei fornitori di servizio alle cui colonnine siamo soliti ricaricare la nostra vettura. E’ bene mettersi in marcia avendo già un’idea di quali possano essere le nostre opzioni per la ricarica a destinazione, tanto a corrente alternata come di tipo fast, evitando di andare alla ricerca di una colonnina una volta arrivati a termine del viaggio scoprendo magari che le opzioni sono lontane o poco pratiche.
La regola da seguire è quindi quella di pianificare quello che potremo necessitare al termine del viaggio, operazione che sembra essere lunga e macchinosa ma che in realtà si conclude con una ricerca mirata in pochi minuti sfruttando le APP messe a disposizione per la mappatura delle colonnine di ricarica presenti sul territorio.
Verificare che alla destinazione sia possibile ricaricare la nostra vettura, studiando le opzioni prima della partenza.