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Guida all'acquisto dell'auto elettrica

Scegliere l’auto elettrica che fa al caso proprio non è un compito così semplice, poiché sono diversi i parametri da valutare. Ecco quelli più importanti.

Scegliere l’auto elettrica più adatta alle proprie esigenze può risultare davvero impegnativo poiché vengono coinvolti diversi parametri, tutti importanti. Cerchiamo di analizzarli ad uno ad uno, non in ordine di importanza ma per formulare un’idea finale che sia la più aderente alle proprie esigenze.

Costi e benefici

Se si valuta l’acquisto di una vettura elettrica è indispensabile fare qualche conto, al fine di definire l’entità del risparmio rispetto ad una vettura con motore termico o ibrida. Si sceglie una vettura elettrica anche per altri fattori, come l’attenzione per l‘ambiente, ma se si aggiunge anche il fattore economico ecco che si può valutare ancora meglio il proprio acquisto. Ci sono vetture elettriche, infatti, con prezzi di acquisto nettamente diversi fra loro, al netto di eventuali incentivi. Nel valutare il costo annuo per la potenziale auto elettrica vanno considerati come fissi i costi dell’energia, che possono variare molto in base al contratto in essere, l’usura di gomme e freni, il bollo (che in alcune regioni è del tutto assente, in altre le cose possono cambiare, ma sono comunque cifre ridotte rispetto alle auto termiche di pari potenza), tagliandi (davvero irrisori) e ovviamente assicurazione.  Nella media occorre valutare che, a parità di percorrenze, un’auto elettrica ha spese fisse molto inferiori, ma un costo di acquisto quasi sempre importante. I calcoli sono quindi finalizzati anche a trovare un punto di pareggio, che potrebbe far propendere per un’auto elettrica sulle prime considerata fuori portata, ma in grado di far risparmiare molti soldi nel medio e lungo periodo.

Fare conti accurati è molto importante, per capire se vale la pena acquistare un’auto elettrica e quale.

Media chilometrica giornaliera

Un errore da evitare, nella scelta di un’auto elettrica, è quello di guardare subito l’autonomia massima dell’auto, scartando modelli che invece potrebbero essere comunque adatti ai propri scopi spendendo per giunta meno. Occorre quindi valutare bene quale sia la propria media giornaliera di chilometri percorsi, nell’ordinario. Se si percorrono in media 50 chilometri, potrebbe ad esempio essere eccessivo valutare un’auto con 500 chilometri di autonomia, quando una da 300 basta e avanza. Si parla di utilizzo ordinario: se si è soliti fare con una certa frequenza qualche giro fuori porta, magari nel fine settimana, allora il fattore autonomia potrebbe portare a scegliere un modello con batteria più capiente. Buona regola è quella di valutare appunto il chilometraggio giornaliero medio, con margini di abbondanza, e raddoppiare il valore. Questo calcolo empirico serve per valutare anche scenari in cui le batterie si scaricano più in fretta, come ad esempio in presenza di climi molto rigidi. Si trova così l’autonomia ideale che mette al riparo da ansie e problemi legati alla ricarica ordinaria.

Risulta determinante capire la percorrenza media giornaliera nell’utilizzo ordinario.

Autonomia

Una volta valutata la propria percorrenza chilometrica media giornaliera, si potrà valutare meglio l’autonomia dell’auto elettrica più adatta alle proprie necessità. Si può espandere il discorso fatto per la media chilometrica giornaliera prendendo in esame anche quello che non ricade nell’ordinario. Molte vetture elettriche sono vendute con opzioni in fatto di pacco batteria: lo stesso modello, quindi, è spesso disponibile con un pacco batterie standard e uno che garantisce autonomia maggiore. Essendo una componente molto costosa, risulta ancora più importante tarare bene le proprie esigenze per non spendere soldi inutilmente oppure pentirsi per non aver optato per quello che garantisce maggiore autonomia. Una regola può essere quella di puntare al massimo quantitativo di kWh. Anche qui però occorre fare attenzione: meglio affidarsi al dato dichiarato perché il peso della vettura, spesso importante, influisce molto sul chilometraggio. Ci sono utilitarie con batterie dal valore in kWh basso, ma con autonomie assolutamente adeguate grazie al peso contenuto. Di contro, possono esistere auto di fascia media con un quantitativo in kWh apparentemente elevato, ma con chilometraggio influenzato da peso e anche fattori aerodinamici.

Temperature, peso ed efficienza dell’auto sono parametri importanti.

Deve piacere

Pur sembrando un aspetto frivolo l’auto deve anche piacere, senza abbandonarsi solo a freddi calcoli. In commercio esistono svariati modelli di auto elettriche, in grado di soddisfare il gusto di ognuno. Si valuti bene il rapporto fra estetica e funzionalità, perché sarà verosimilmente un’auto che si terrà per anni.

Punto di ricarica certo e tipologia connettore/ricarica

Particolare del connettore di ricarica di Renault Zoe di tipo CCS Combo2, che integra anche la ricarica veloce in DC
Particolare del connettore di ricarica di Renault Zoe di tipo CCS Combo2, che integra anche la ricarica veloce in DC

Chi valuta l’acquisto di un’auto elettrica deve necessariamente pensare ad un punto di ricarica fisso, nella propria abitazione (quasi sempre il garage). Serve però tenere conto anche di un altro fattore, che può essere importante o meno in base alle proprie esigenze. Le auto elettriche possono differire molto in quanto a capacità di ricarica. Detto in altre parole, alcune auto possono essere ricaricate molto velocemente, altre in maniera più lenta, altre ancora dispongono di opzioni in fase di acquisto. Alcune utilitarie elettriche, ad esempio, adottano di serie un caricatore con potenza da 6,6kW, ma in opzione uno da 20kW. Nella pratica, con il secondo e in presenza di colonnine adatte, i tempi di ricarica sono più che dimezzati. Se, nella valutazione delle proprie esigenze, emerge che sarà necessario caricare l’auto con una certa frequenza anche lontani dal punto di ricarica casalingo, potrebbe essere una buona idea quella di scegliere un modello che permetta una carica rapida. Spesso, nei modelli più economici, la carica non è fra le più rapide e serve pagare qualcosa in più per avere un maggiore potenziale in tal senso. Se invece, nell’utilizzo ordinario, si ritiene che si dovrà caricare l’auto lontani da casa in maniera molto sporadica, questo fattore diventa meno importante.

Uno dei fattori chiave può essere rappresentato dalla potenza del caricatore di bordo.

Dotazioni e dimensioni / tipologia

Considerando che il punto di ricarica certo, solitamente in garage, è un fattore di primaria importanza, occorre valutare bene tipologia e dimensioni dell’auto. Ci si potrebbe ritrovare molto limitati nella scelta, qualora si possedesse un garage di piccole dimensioni. Dopo aver valutato tutti questi punti sarà più semplice orientarsi nella scelta, sebbene esistano ancora alcune considerazioni importanti. Le auto elettriche, per il riscaldamento e il raffreddamento dell’abitacolo, sfruttano ovviamente le batterie integrate, mancando il motore termico da cui proviene il calore e anche il freddo prodotto dal climatizzatore, attraverso cinghie dei servizi. In diversi modelli è offerto in opzione un accessorio importante, la pompa di calore, che permette nei mesi invernali di poter contare su un riscaldamento più efficiente e meno impattante sull’autonomia. Non è un accessorio su cui vale la pena risparmiare.

Occorre fare attenzione alle dimensioni dell’auto in rapporto al proprio garage e anche alla pompa di calore, da aggiungere alla dotazione se è disponibile in opzione.

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