Che impatto ambientale hanno le mail che mandiamo ogni giorno.
La redazione di Tate
08:31
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10 dic 2019
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3 minuti
Abbiamo già precedentemente raccontato del green internet e di quanto sia importante attuare dei comportamenti sostenibili anche sul web.
Riprendendo questo filone, vi raccontiamo dell’impatto ambientale che hanno le mail che inviamo.
L’invio di una singola email coinvolge 1 g di emissioni di carbonio. Potrebbe non sembrare molto, ma secondo la ricerca effettuata da OVO Energy, fornitore d’energia 100% verde nel Regno Unito, gli inglesi inviano ogni giorno 64 milioni di email non necessarie, ovvero ogni anno andrebbero aggiunte 23,475 tonnellate di carbonio all’impronta globale.
Vi stiamo dicendo di non scrivere più mail? Ovviamente no, anche perché le mail rispetto alle lettere sono sicuramente più sostenibili, ma è possibile comunque ridurne l’impatto. Ci sono infatti alcune mail piuttosto inutili che potremmo evitare (o quanto meno limitarci) di mandare, ad esempio, quelle di ringraziamento.
Secondo la ricerca di OVO se tutti gli inglesi riducessero solo una di queste mail al giorno, complessivamente si limiterebbe l’impronta di carbonio collettiva di più di 16.433 tonnellate all’anno, paragonabili a 81.152 voli per Madrid.
E in Italia?
Ad aiutarci a rispondere alla domanda vi è la ricerca di Infodata de Il Sole 24Ore. Il contesto preso in esame è il seguente: in Italia siamo più di 60 milioni di persone ed ogni giorno vengono ricevuti quasi un miliardo di messaggi di posta elettronica, in sostanza ogni utente riceve al giorno poco meno di 30 mail. L’analisi però si concentra su chi lavora e nel Bel Paese solo il 38,4% (poco più di 23 milioni) della popolazione lavora (Fonte: Istat). Sottraendo le professioni che non usano le mail frequentemente sono 9 milioni i rimanenti. A questi vanno aggiunti 5,3 milioni di lavoratori autonomi. Il risultato: 14,3 milioni i lavoratori in Italia che inviano regolarmente mail. Se tutti gli utenti facenti parte di questa categoria riuscissero ad evitare di mandare mail con scritto solo “ok” o “grazie” si risparmierebbero 271mila tonnellate di CO2, ovvero 871mila voli Milano-Londra.
In conclusione, citando Mike Berners-Lee ricercatore e scrittore inglese di gas a effetto serra, “Whilst the carbon footprint of an email isn’t huge, it’s a great illustration of the broader principle that cutting the waste out of our lives is good for our wellbeing and good for the environment. Every time we take a small step towards changing our behaviour, be that sending fewer emails or carrying a reusable coffee cup, we need to treat it as a reminder to ourselves and others that we care even more about the really big carbon decisions.”
Proviamoci tutti insieme 💪🏻
N.B. Per InfoData un messaggio di posta elettronica produce 19 grammi di CO2. Il valore rispetto a quello di Ovo Energy è più alto e corrisponde ad una mail di un megabyte.
Fonti di riferimento