La domanda di energia elettrica ai tempi del Covid-19
La redazione di Tate
14:24
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2 nov 2020
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3 minuti
Da quanto emerso dai dati dell’Agenzia Internazionale dell’Energia nel report Global Energy Review 2020 la domanda mondiale di energia elettrica nel primo trimestre del 2020 è diminuita del 3,8%, in particolare nel mese di marzo quando sono state applicate le rigide misure di chiusura in Europa e in altre regioni del mondo. Questo perché l’aumento della domanda di energia elettrica residenziale, dovuto ai tanti lavoratori da casa, non viene minimamente controbilanciato dalla diminuzione dell’energia prodotta in tutti i settori industriali e commerciali che sono stati chiusi a lungo in molte aree del mondo. Infatti, la riduzione della domanda di energia è stata la “più grande in 70 anni in termini percentuali e la più grande in assoluto in termini assoluti. L’impatto del Covid-19 sulla domanda di energia nel 2020 sarebbe più di sette volte maggiore rispetto all’impatto della crisi finanziaria del 2008 sulla domanda globale di energia”.
Ma il Covid-19 non ha effetti solo sulla domanda di energia elettrica
Ma la riduzione della domanda non riguarda solo l’energia elettrica, riguarda anche il carbone, il petrolio e l’energia nucleare. Il carbone in particolare è stato colpito duramente, la relativa domanda è diminuita di quasi l’8% rispetto allo stesso trimestre del 2019. Le motivazioni che emergono dal report dell’AIE rispetto a questa riduzione sono 3: la Cina, economia basata sul carbone, è stata molto colpita dal Covid-19 nel trimestre preso in considerazione dall’analisi; il clima mite ha limitato l’uso del carbone e il fatto che è aumentata la domanda di energie rinnovabili in altre zone del mondo ha indebolito la domanda del carbone.
Ma anche la domanda di petrolio è diminuita considerevolmente nel primo trimestre (quasi il 5%). La ragione principale di tale calo è dovuta al fatto che con l’emergenza sanitaria in corso si è visto una riduzione della mobilità su strada, ma anche aerea. Invece “l'impatto della pandemia sulla domanda di gas è stato più moderato, intorno al 2%, poiché le economie basate sul gas non sono state fortemente colpite nel primo trimestre del 2020. Le energie rinnovabili sono state l'unica fonte che ha registrato una crescita della domanda, trainata da una maggiore capacità installata e dispacciamento prioritario.”
L’implicazione più evidente è che, come successo in altre crisi avvenute in passato, la riduzione delle emissioni potrebbe essere solo momentanea e addirittura potrebbe portare ad un incremento per riattivare l’economia, salvo maggiori investimenti dedicati a infrastrutture energetiche rinnovabili e più pulite. È ancora comunque troppo presto per determinare con chiarezza gli impatti che questa situazione avrà a lungo termine, ma sicuramente, come afferma Fatih Birol (Direttore dell’AIE), “l’industria energetica che emergerà da questa crisi sarà significativamente diversa da quella precedente”.
Fonti di riferimento