Una società svedese ha realizzato una boa con materiali di riciclo che abbatte il costo e l'impatto ambientale dell'energia proveniente dal moto ondoso.
La redazione di Tate
12:31
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9 mag 2022
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1 minuti
Ocean Harvesting Technologies, società svedese impegnata nel campo delle energie rinnovabili, ha sviluppato una nuova boa capace di generare energia elettrica attraverso il moto ondoso: la InfinityWEC. La vera novità dell'impianto risiede nel costo che, attraverso materiali sostenibili, è stato drasticamente ridotto.
La ragione per cui si parla poco del moto ondoso come fonte di energia rinnovabile, infatti, è proprio il costo necessario per l'infrastruttura. Tuttavia, grazie all'impiego del calcestruzzo al posto dell'acciaio, la società svedese è riuscita a contenere l'investimento, sia in termini di costo che di materie prime, per la realizzazione della boa.
Si tratta di un calcestruzzo piuttosto specifico proveniente dal progetto WECHull. Il suo legante è ricavato per oltre il 50% da scarti riciclati di ferro e calcare e viene colato insieme a rifiuti di polimeri e fibre rinforzanti in uno stampo a nido d'ape dalle pareti sottili. Il risultato è un quarto del costo rispetto alle boe convenzionali in acciaio con un'impronta di CO2 ridotta a un terzo rispetto a queste ultime.
L'impianto, inoltre, presenta un design modulare che consente di semplificare il trasporto, l'installazione e perfino la manutenzione. L'obiettivo a lungo termine è quello di realizzare dei veri e propri cluster installati in mare che consentano di produrre energie 24 ore al giorno, grazie al moto continuo delle onde, e a basso costo. In una fase iniziale, infatti, la produzione di energie prevederebbe una spesa di circa 100 euro per MWh, ma sul lungo periodo dovrebbe scendere sotto i 35 euro per MWh.
I test inizieranno a novembre di quest'anno per i quali la società sta preparando un impianto in scala 1:3. In questo modo gli scienziati potranno valutarne le prestazioni prima della validazione su larga scala e della sua commercializzazione. La nuova InfinityWEC potrebbe rivelarsi un grande passo avanti nella transizione verso le energie rinnovabili.