Il più grande produttore al mondo di sistemi fotovoltaici intende sviluppare impianti spaziali capaci di spedire l'energia solare sulla Terra.
La redazione di Tate
13:05
•
20 set 2022
•
1 minuti
LONGi, attualmente il più grande produttore di sistemi fotovoltaici, sta sviluppando un impianto per la produzione di energia solare da spedire nello spazio. L'obiettivo è quello di sfruttare un'esposizione ininterrotta alla luce solare per accumulare quanta più energia possibile da spedire sulla Terra.
Per quanto possa sembrare un progetto irrealizzabile, in realtà qualcosa di simile in passato è già avvenuto. A giugno, infatti, gli scienziati della Xidian University hanno annunciato di aver realizzato un modello di sistema completo capace di trasmettere l'energia solare via wireless dallo spazio alla terra.
In sostanza, la luce viene catturata e convertita in fasci di microonde. A questo punto, le microonde vengono trasmesse via aria ad un ricevitore sulla terra che le raccoglie e converte tali microonde in elettricità. Il modello, tuttavia, riusciva a funzionare a soli 55 metri di distanza tra trasmettitore e ricevitore, ma l'obiettivo è chiaramente di riuscire a produrre l'energia direttamente dallo spazio.
"Le prime applicazioni dell'energia fotovoltaica sono state nel campo aerospaziale. Il fotovoltaico è da sempre la principale fonte di energia spaziale. Sono molto felice di vedere LONGi fare il primo passo nel settore aerospaziale e collegare in futuro la centrale elettrica spaziale, la commercializzazione aerospaziale e altri campi" ha dichiarato Wu Zhijian, presidente del China Space Foundation.
Tuttavia, lo stesso CEO ha sottolineato che si tratta solo di una fase di test per comprendere quanto effettivamente sia realizzabile tale progetto e quanto possano resistere i pannelli in orbita. Il problema, però, riguarderebbe piuttosto i detriti che andrebbero ad accumularsi nello spazio. Attualmente, infatti, non esiste alcuna regolamentazione, ragione per cui i vantaggi potrebbero essere inferiori agli svantaggi.