La struttura è stata costruita da B2U Storage Solutions che è riuscita a trarne un profitto di oltre 1 milione di dollari grazie all'energia in eccesso.
La redazione di Tate
16:17
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8 feb 2023
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1 minuti
Si estende a Lancaster, a nord di Los Angel, l’enorme impianto ibrido costruito da B2U Storage Solutions composto da una parte dedicata alla produzione solare ed una all’accumulo. Per quest’ultima, la società ha utilizzato esclusivamente batterie EV di riutilizzo provenienti da Honda e Nissan.
Ma come funziona? Si tratta in realtà di un impianto tutto sommato semplice. Una vasta area è occupata da migliaia di celle solari che provvedono alla produzione dell’energia. Queste sono affiancate dagli armadi nei quali sono contenute le suddette batterie.
In particolare, per la realizzazione sono state utilizzate ben 1.300 batterie EV che non hanno richiesto alcuna modifica, abbattendo del tutto il costo di riutilizzo. Queste formano un sistema di accumulo da 25 MWh che rappresenta l’agglomerato più grande tra quelli certificati UL 9540 (una certificazione di sicurezza statunitense).
In sostanza le batterie oltre ad essere efficienti, sono anche sicure grazie al sistema EPS il quale monitora e controlla costantemente le batterie in modo che soddisfino le specifiche operative. Il sistema, infatti, gestisce ogni singolo pacco verificando anche l’ambiente interno dell’armadio. Nel caso in cui uno degli accumulatori non dovesse rispettare i requisiti richiesti viene immediatamente scollegato dalla rete.
L’azienda ha anticipato che sono state testate anche le batterie di Tesla Model 3 e Chevy Bolt ed anche in questo caso non si è resa necessaria alcuna modifica. L’intera struttura, inoltre, è collegata alla rete centrale ed ha consentito a B2U di rivendere l’energia in eccesso: l’azienda ha superato entrate per un milione di dollari solo nel 2022.