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Il più grande parco fotovoltaico galleggiante d'Europa sta per entrare in funzione

Il parco solare di Alqueva in Portogallo inizierà la produzione di energia da luglio per poi essere espanso aggiungendo 70 MW alla propria capacità.

Il più grande parco fotovoltaico galleggiante d'Europa entrerà in funzione a partire da luglio per fornire energia a circa 1.500 famiglie. Si trova in Portogallo, sul bacino artificiale Alqueva che prende il nome dall'omonima diga costruita sul fiume Guadiana.

Il parco solare è stato costruito da EDP, principale fornitore di servizi pubblici portoghese, che si occuperà nel prossimo futuro dell'ulteriore espansione che aggiungerà 70 MW di capacità. Attualmente, il parco conta la bellezza di 12.000 pannelli solari in grado di fornire 7,5 GWh annuali. Non mancano le batterie a litio capaci di stoccare fino a 2 GWh, un progetto capace di ridurre sensibilmente la dipendenza dai combustibili fossili.

In particolare, questo dovrebbe ridurre l'attuale dipendenza dal gas russo che per ora ammonta a circa il 10% del fabbisogno nazionale, portando il costo dell'energia a circa un terzo di quello ottenuto con le centrali a gas.

Parco solare di Alqueva, Portogallo
Parco solare di Alqueva, Portogallo

La soluzione elaborata da EDP, però, si distingue da altre già viste per la capacità di combinare il sistema fotovoltaico con quello idroelettrico. L'installazione sul bacino della diga consente di collegare la produzione solare all'impianto elettrico preesistente, già associato alla rete di distribuzione. Inoltre, la combinazione tra fotovoltaico e idroelettrico della diga alterna le due fonti così da ottenere una produzione continua.

Come se tutto ciò non bastasse, la società portoghese ha pensato di sfruttare l'energia in eccesso per pompare più acqua nel bacino. Questo consente di sfruttare in maniera più consistente la componente idroelettrica durante la notte o nei giorni nuvolosi che inficiano le capacità dei pannelli solari. Il tutto rientra nel piano di EDP di ridurre a zero le emissioni entro il 2030.

Attualmente la società si è distinta per aver installato impianti, i quali per oltre il 78% producono energia da fonti rinnovabili.

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