L’efficienza energetica è la capacità di sfruttare meno energia possibile per il soddisfacimento di uno specifico fabbisogno. Scopri come riconoscerla e le varie classi di consumo energetico.
La redazione di Tate
15:42
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15 mar 2021
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2 minuti
L’efficienza energetica è la capacità di sfruttare meno energia possibile per il soddisfacimento di uno specifico fabbisogno. Il consumo e l'efficienza energetica si muovono in maniera inversamente proporzionale: minore è il consumo generato per soddisfare la necessità in questione, maggiore sarà l'efficienza energetica.
Il rapporto dell'efficienza energetica viene indicato da un numero da 0 a 1 (oppure da 0% a 100%). I due estremi però sono entrambi improbabili da ottenere perché lo 0% rappresenta uno completo spreco di energia senza generare nessun fabbisogno, mentre il 100%, che indica l'efficienza massima, è altrettanto impossibile perché ogni processo di trasformazione dell'energia genera delle perdite.
In un'abitazione tipo consumano energia: il riscaldamento, il condizionamento, l'illuminazione, gli elettrodomestici e tutto ciò che ha bisogno di elettricità per funzionare. In Italia la certificazione energetica è obbligatoria per gli immobili soggetti a compravendita e a locazione. Inoltre anche per gli elettrodomestici esiste una certificazione energetica.
La classificazione dell'efficienza energetica, detta "classe di consumo energetico", va da A (che indica i bassi consumi) alla G (per gli alti consumi). Dal 2010 sono state aggiunte altre classi: A+, A++, A+++. Ad ogni classe poi è anche associato un colore diverso: il verde è associato agli elettrodomestici efficienti (A) e il rosso invece a quelli che consumano molto (G). Sull’etichetta, oltre a trovare la lettera che specifica la classe di consumo, viene indicato anche un colore: verde per gli apparecchi più efficienti e rosso per i meno virtuosi.
L'efficienza energetica si distingue dal risparmio energetico perché se nel primo caso l'energia viene utilizzata in modo migliore, pur mantenendo le stesse prestazioni, nel secondo invece l'obiettivo che si vuol raggiungere è un minor consumo di energia, anche rinunciando e limitando così le prestazioni desiderate.
Prestare attenzione al tipo di efficienza energetica aiuta sensibilmente a contenere gli sprechi, a limitare i costi in bolletta e anche a rispettare l'ambiente, perché con elettrodomestici efficienti si riducono le emissioni di gas serra.