Sommario
Analogamente ai prodotti finanziari (azioni, obbligazioni, ecc...) anche l'energia elettrica è acquistata e venduta su una piattaforma di scambio. Questa piattaforma è la Borsa Elettrica Italiana, denominata "Italian Power Exchange" (IPEX), gestita dal Gestore Mercato Elettrico (GME) ed è qui che ha origine il PUN.
ll Prezzo Unico Nazionale, anche abbreviato in PUN, è il prezzo di riferimento dell’energia elettrica rilevato sull'IPEX.
Ogni mese il PUN viene pubblicato dal GME sul sito www.mercatoelettrico.org ed è calcolato come la media aritmetica mensile di tutte le quotazioni orarie sulla borsa. Esistono quattro valori mensili del PUN, uno per ogni fascia oraria: F0, F1, F2, F3.
Tate applica il PUN monorario in caso di contatore monografia e quello triorario (F1, F2, F3) in caso di contatore multiorario. Quest'ultimo tipo è ormai il più diffuso.
Perché il PUN è vantaggioso?
Comprare un bene all'ingrosso è spesso vantaggioso perché è possibile accedere a prezzi più bassi. Per un semplice consumatore, però, accedere al prezzo all'ingrosso dell'energia elettrica è impossibile in quanto il suo consumo annuo è molto limitato rispetto a grandi aziende e fornitori e non dispone degli strumenti per accedere alla borsa.
Come mai il valore del PUN varia ogni mese?
Grossisti e produttori contrattano sulla borsa elettrica quotidianamente. Il PUN viene a formarsi dall'incontro tra domanda e offerta di energia elettrica. Tali livelli però variano costantemente. Ad esempio, la domanda di energia elettrica tenderà ad aumentare in presenza di un'ondata di caldo, quando più persone ricorreranno all'uso di climatizzatori. D'altro canto, il guasto di un grande impianto di generazione può diminuire l'offerta. A parità di domanda, una diminuzione dell'offerta porterà ad un aumento dei prezzi.
Qui per sapere qual è il valore del PUN mese per mese.
Un po' di storia
Il Mercato Elettrico nasce in Italia a seguito del’approvazione del D. Lgs. n. 79/99, il quale ha avviato il processo di liberalizzazione del settore dell’energia. La riforma strutturale istituisce la Italian Power Exchange per la negoziazione dell’energia elettrica che ha lo scopo di:
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promuovere la competizione nelle attività di produzione e vendita all’ingrosso
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favorire la trasparenza e l’efficienza dell’attività di dispacciamento.