L'Inflation Reduction Act 2022 include consistenti aiuti su clima, tasse e sanità. Rinnova anche gli incentivi per l'acquisto di auto elettriche negli Usa, ma alcuni dubbi sono sorti dopo l'approvazione.
La redazione di Tate
10:02
•
9 ago 2022
•
2 minuti
Non è stato un voto sereno, e alla fine i democratici sono riusciti a far approvare l'Inflation Reduction Act 2022 con 51 voti a favore e 50 contrari. Adesso il disegno di legge passa alla Camera, dove però l'approvazione dovrebbe essere di gran lunga più semplice, vista la maggioranza di seggi dei democratici.
Si tratta di un piano di enormi dimensioni, a lungo dibattuto dalla politica americana. Inizialmente il piano avrebbe dovuto stanziare 3.500 miliardi, ma alla fine Biden è riuscito a portare a casa 740 miliardi, che saranno usati per raggiungere gli obiettivi prefissati, in primo luogo la riduzione delle emissioni tra il 31-44% entro il 2030. Anche su questo punto, però, Biden e i democratici hanno dovuto fare un passo indietro, visto che il piano iniziale prevedeva una riduzione del 50%.
Altri aiuti arriveranno per coloro che vorranno acquistare pannelli solari e turbine eoliche, per i miglioramenti domestici, per le comunità colpite dagli sconvolgimenti climatici, ma anche per lo sviluppo di tecnologie green, per combattere la siccità, tra gli altri interventi. Il piano non comporterà un'ulteriore crescita dell'inflazione, perché verrà finanziato con nuove tasse, tra cui una colpirà le emissioni eccessive di metano.
Il maxi-piano rifinanzia anche gli incentivi per l'acquisto di auto elettriche, sempre più importanti negli Stati Uniti dove la percentuale di EV vendute è ancora molto bassa rispetto al totale di tutte le auto vendute. Ci sarà un credito di imposta di 7500 dollari per ogni auto elettrica acquistata, mentre verrà meno il limite delle 200 mila auto vendute con le agevolazioni per ogni produttore.
Ma all'indomani dell'approvazione sono sorti dubbi sugli incentivi per le auto elettriche. Il disegno di legge, per come è scritto attualmente, sembra escludere praticamente qualsiasi tipo di auto elettrica. Per poter ottenere l'approvazione del piano, infatti, i democratici hanno concordato che i veicoli che beneficiano degli incentivi devono contenere batterie interamente prodotte negli Stati Uniti.
Con un mercato delle batterie elettriche che prevede forniture dal 76% dalla Cina e solo dell'8% dagli Stati Uniti, dunque, parrebbero esclusi quasi tutti i modelli di auto elettrica oggi in commercio.