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Honda, nuovo motore basato su celle a combustibile nel 2024

La società ha annunciato l'arrivo di un nuovo modello basato sul CR-V e l'obiettivo di realizzare celle che costino la metà e durino il doppio entro il 2030.

Honda ha annunciato che un nuovo veicolo elettrico basato sul CR-V con celle a combustibile arriverà nel 2024 negli Stati Uniti e in Giappone. Il nuovo propulsore sviluppato in collaborazione con General Motors ha un terzo del costo e una vita utile doppia rispetto al Clarity Fuel Cell.

Quando si parla di mobilità elettrica, ci si dimentica spesso delle celle a combustibile, anche se si tratta di una dimenticanza in parte giustificata. Le stazioni di rifornimento per l'idrogeno sono decisamente poche, così come pochi sono i modelli proposti dal mercato con questo tipo di alimentazione.

Tuttavia, Honda crede in questo progetto che ritiene più accessibile e affidabile delle motorizzazioni elettriche pure. La nuova vettura, inoltre, sarà anche plug-in consentendo ai proprietari di ricaricarla a casa così da limitare i problemi legati alla mancanza di stazioni di rifornimento.

Roadmap di Honda per le celle a combustibile
Roadmap di Honda per le celle a combustibile

Per quanto riguarda il futuro di questa tecnologia, Honda conta di avere celle a combustibile che costino la metà ed abbiano una vita utile doppia rispetto a quelle sviluppate con GM entro il 2030. Secondo le stime della società, il costo di una vettura basata su celle a combustibile sarà paragonabile a quello di una diesel.

Il produttore, però, ha piani perfino più grandi. Non intende limitarsi al solo settore automobilistico, ma vuole introdurre le celle a combustibile anche nei trasporti e nell'edilizia. L'anno prossimo, infatti, inizierà i test su un mezzo pesante sviluppato in collaborazione con Isuzu, mentre per le costruzioni partirà prima dagli escavatori per poi passare alle pale gommate.

Si tratta di un progetto ambizioso che richiederà un grosso lavoro, gran parte del quale dipenderà dalle società esterne. Un'infrastruttura di supporto che consenta di effettuare agevolmente i rifornimenti è fondamentale, ragione per cui se non saranno i proprietari delle stazioni di servizio ad investire sull'idrogeno, rimarrà una tecnologia fuori portata per la maggior parte delle persone.

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