L'accordo con Ford sembra essere fuori discussione in favore di strutture completamente nuove, seppur al momento sono ancora in discussione.
La redazione di Tate
13:17
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8 feb 2023
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2 minuti
Stando alle dichiarazioni di Stella Li, vicepresidente esecutivo di BYD, il produttore cinese è intenzionato a costruire nuove fabbriche in Europa piuttosto che rilevare quelle di altre società. L’azienda starebbe valutando quale sia l’area ideale per accogliere il nuovo polo produttivo, ma al momento non ci sono ancora informazioni certe.
“Non ci stiamo concentrando sulle strutture di altre società. Stiamo facendo studi di fattibilità in vista dei nostri progetti futuri. Ad esempio, se installassimo la nostra struttura in quella regione, quale sarebbe la soluzione migliore?” si legge nell’intervista.
Ad ogni modo l’azienda ha dichiarato che al momento non ci sono paesi target per erigere la struttura, ragione per cui la costruzione del sito europeo richiederà ancora tempo. Non è chiaro neanche se intenda costruire una singola fabbrica o se queste possano essere due, un’ipotesi che circola già da diverso tempo dato che BYD intende coprire un territorio più ampio di quello europeo in termini politici.
Ciò che trova conferma è però l’intenzione di portare la produzione nel Vecchio Continente così da agevolare la distribuzione e magari ridurre i costi. La produzione locale, infatti, semplificherebbe anche la catena di approvvigionamento rendendo il processo più rapido ed economico.
Rimane in discussione l’ingresso negli Stati Uniti a causa dell’Inflation Reduction Act (IRA), una politica che BYD non condivide. Sono molte le aziende, tanto europee quanto asiatiche, che stanno spostando la produzione in Nord America così da poter accedere ai crediti d’imposta e promuovere i propri veicoli con prezzi più convenienti.
Tuttavia, BYD ritiene che la manovra non sta “aiutando gli Stati Uniti ad essere competitivi nella corsa ai veicoli elettrici o aiutando i consumatori statunitensi a godere del meglio, della tecnologia più innovativa”.
Al momento, quindi, la dirigenza di BYD sembra concentrata esclusivamente sui mercati cinese ed europeo che, secondo le loro previsioni, guideranno la transizione verso la mobilità sostenibile. Attualmente, la proposta europea di BYD prevede tre vetture: Han, Tang e Atto 3 vendute in Germania, Svezia, Belgio, Paesi Bassi, Norvegia, Francia e Danimarca.