La società UltraTRX ha presentato un dispositivo da installare sui dischi dei freni delle e-bike capace, di fornire dal 30% al 50% di autonomia in più.
La redazione di Tate
13:38
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11 gen 2023
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2 minuti
UltraTRX ha presentato un interessante accessorio per e-bike capace di fornire fino al 50% in più di autonomia semplicemente marciando. Si tratta al momento di un semplice concept, ma potrebbe avere interessanti risvolti se dovesse arrivare sul mercato con le specifiche fornite dall'azienda.
Ma di cosa si tratta? Sostanzialmente è un dispositivo simile ad una pinza per freni da installare direttamente sul disco. All'interno sono contenute una serie di bobine che generano elettricità in corrente alternata che viene poi convertita in corrente continua attraverso un circuito stampato.
L'elettricità così generata può essere immagazzinata nell'accumulatore, ricaricando la batteria automaticamente durante la marcia. In sintesi, si tratta di un qualcosa molto simile all'alternatore che utilizzano i motori ICE per ricaricare la batteria delle autovetture. Secondo UltraTRX, il dispositivo è capace di fornire dal 30% al 50% in più di autonomia rispetto all'utilizzo della sola batteria.
In particolare, ad una velocità media di circa 16 km orari è possibile generare fino a 2 Ah di potenza con due dispositivi installati, uno per ogni ruota. Non è un ritmo particolarmente elevato, quindi l'energia verrà comunque erogata più velocemente di quanto venga prodotta, ma fornisce senza dubbio un interessante contributo all'autonomia complessiva.
Inoltre, seppur rivolto esclusivamente alle e-bike che richiedono una quantità di energia piuttosto limitata, non è da escludere che una sua evoluzione possa arrivare sulle autovetture. Certo, ottenere un'autonomia illimitata, ovvero ricaricare la batteria più velocemente di quanto si impiega a scaricarla, attualmente rimane impossibile.
Tuttavia, un aumento simile in termini percentuali rispetto alle odierne autonomie senza la necessità di una batteria più grande sarebbe un enorme passo avanti. Consentirebbe agli EV di raggiungere o superare le percorrenze offerte dai motori ICE con un costo decisamente contenuto.