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Volkswagen avvia la conversione dello stabilimento di Chemnitz

Secondo un rapporto di DPA, Volkswagen sta avviando il progetto di conversione della fabbrica di Chemnitz, una delle principali dedicate ai motori ICE.

Secondo DPA, agenzia di stampa tedesca, il gruppo Wolkswagen ha avviato la conversione dello stabilimento di Chemnitz in Germania. Un tassello fondamentale nel percorso di transizione del carmaker, considerando che il sito in questione al momento è concentrato sui soli motori a combustione.

Stando a quanto riportato, Thomas Schmall, Chief Technology Officer del gruppo, avrebbe annunciato in una riunione che nello stabilimento di Chemnitz verranno prodotti i componenti per la gestione termica. In particolare, la nuova linea di produzione dovrebbe essere allestita per "la metà del decennio", quindi intorno al 2025.

Vista posteriore Volkswagen ID.3 EV
Vista posteriore Volkswagen ID.3 EV

Tuttavia, si tratta solo di un primo tassello per rendere quella di Chemnitz una fabbrica centrale nella produzione elettrica, ma solo in futuro. Schmall, infatti, avrebbe affermato che le varianti a combustione rappresentano ancora un business centrale nel progetto di Volkswagen, in quanto forniscono la maggior parte degli introiti che consentono di reinvestire nella mobilità sostenibile.

Ciò vuol dire che, almeno in una prima fase, a Chemnitz verrà prodotto solo il sistema di gestione termica, mentre continuerà a concentrarsi soprattutto nella produzione di propulsori ICE. Si tratta, tuttavia, di un componente indispensabile per la mobilità elettrica che dovrebbe risultare ancor più efficiente del sistema utilizzato attualmente.

In sostanza, la "gestione termica" consente di mantenere alcuni componenti critici in un range di temperatura ottimale. Tra questi, naturalmente, vi è la batteria che potrebbe risultare o troppo fredda o troppo calda. In entrambi i casi a risentirne sono naturalmente le prestazioni, sia in fase di scarica che di carica. Inoltre, sbalzi continui e uno stress eccessivo delle celle comporta inevitabilmente un'usura maggiore che riduce in maniera significativa la durata utile del modulo.

In conclusione, il piano di conversione sembra essere ancora lungo, tanto che lo stesso Schmall avrebbe sottolineato che "la produzione di motori classici continua ad essere un importante guadagno per il gruppo" ed "è di importanza centrale per molti anni a venire".

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