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GAC Aion incassa altri 2,5 miliardi di investimento

Il carmaker cinese investirà i nuovi fondi per la realizzazione di nuove vetture, propulsori e sistemi intelligenti di assistenza alla guida.

La divisione deputata allo sviluppo e alla produzione di veicoli elettrici di GAC, GAC Aion, ha ottenuto nuovi fondi per 18,29 miliardi di yuan, l'equivalente di 2,5 miliardi di euro. Questi sono arrivati da ben 53 diversi investitori che riducono la proprietà in testa all'azienda cinese al 76,9% rispetto al 93,45% precedente.

Se da un lato si riduce la quota di GAC, dall'altro l'aumento della liquidità darà accesso a nuove risorse da investire nell'attività. GAC, infatti, ha confermato che i finanziamenti saranno utilizzati per lo sviluppo di nuovi veicoli, batterie di nuova generazione e, soprattutto, ricerca e sviluppo della guida autonoma e strumentazioni intelligenti.

Vista a tre quarti della GAC Aion Hyper SSR
Vista a tre quarti della GAC Aion Hyper SSR

Nonostante il carmaker si sia inserito relativamente da poco nel settore della mobilità elettrica, ha già riscosso un discreto successo nel settore EV. Il marchio conta attualmente 5 modelli a listino ed una capacità produttiva di circa 400.000 vetture l'anno. Proprio di recente, infatti, GAC ha avviato in anticipo la produzione nel suo secondo stabilimento, il quale ha consentito di raddoppiare la capacità.

Entro il prossimo futuro, la capacità dovrebbe aumentare ulteriormente a 600.000 unità all'anno inserendo nuovi turni di lavoro. Tra queste, naturalmente, ci sono anche le vetture a marchio Hyper, ovvero il brand dedicato alle supersportive che al momento conta un singolo modello con una potenza di 913 kW (oltre 1200 CV).

Si tratta di un traguardo importante per una divisione fondata solo nel 2017. In soli cinque anni, GAC Aion è arrivata a rappresentare uno dei principali player nel settore EV con vendite pari a 30.000 unità solo nel mese di settembre. È interessante notare che la società sviluppa l'intero veicolo in autonomia, dalla piattaforma al propulsore, passando per le batterie capaci di raggiungere un'autonomia di oltre 1.000 km in alcuni casi, seppur calcolati nel ciclo CLTC cinese.

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