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In Francia arrivano gli incentivi per le stazioni di rifornimento

La Francia, in linea con la normativa europea, ha stanziato 10 milioni di euro per i distributori privati che intendono installare una colonnina di ricarica EV.

Il governo francese ha lanciato una nuova e interessante iniziativa per semplificare il passaggio alla mobilità elettrica: i distributori privati nei comuni a media e bassa densità di popolazione riceveranno incentivi per l'installazione di colonnine per la ricarica EV. Tuttavia, andrà rispettato un prerequisito fondamentale.

L'obiettivo è ovviamente far sì che anche nelle zone rurali la ricarica per i veicoli elettrici sia accessibile. Attualmente, questo rimane un grande ostacolo per tutti coloro che, seppur intenzionati ad acquistare un veicolo elettrico, vengono dissuasi dalla mancanza di stazioni di ricarica nelle loro vicinanze.

"Grazie alla loro rete territoriale e al ruolo di coesione sociale che svolgono in tutta la Francia, le piccole stazioni di servizio indipendenti devono diventare attori chiave nella transizione energetica. Questo è l'obiettivo principale dell'aiuto che stiamo mettendo in campo e che consentirà di accelerare l'installazione di stazioni per la ricarica elettrica nel nostro paese" ha dichiarato Agnès Pannier-Runacher, ministro francese per la transizione energetica.
Stazione di ricarica Enel X
Stazione di ricarica Enel X

Esiste un solo requisito fondamentale per accedere ai finanziamenti: il distributore deve vendere almeno 2.500 metri cubi l'anno di carburante. In tal caso, i candidati potranno fare domanda all'Agenzia Francese per l'Ambiente e la Gestione dell'Energia (ADEME) e, una volta approvata, riceveranno i fondi entro 30 giorni.

Allo stato attuale sono già 4.000 le imprese private che possono usufruire degli incentivi. A seconda del tipo di caricabatteria installato, tra i 50 kW e i 150 kW, il governo finanzierà dal 60% al 70% della spesa complessiva.

Un'iniziativa in linea con quanto promosso dallo stesso Parlamento Europeo, ma portata ad un livello più capillare. È stata l'UE, infatti, ad imporre una distanza massima di 60 km tra un dispositivo di ricarica e l'altro nei paesi dell'Unione, ma limitandosi alle sole arterie principali. La Francia, quindi, vuole rispettare i parametri, ma costruendo un'infrastruttura di ricarica che possa soddisfare le esigenze anche delle aree più dislocate.

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16:09 • 27 dic 2022
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