Seppur la manovra è stata introdotta per contenere l'impatto dovuto all'aumento del prezzo dei carburanti, l'importo da 200 euro può essere utilizzato anche per la ricarica EV.
La redazione di Tate
05:11
•
21 lug 2022
•
1 minuti
Da diversi giorni si parla del "bonus benzina", un'agevolazione statale che consente a lavoratori dipendenti, ma non solo, di ottenere buoni carburante per un massimo di 200 euro. Nonostante il benefit sia stato istituito a causa degli aumenti dei combustibili (benzina, gasolio, gas), può essere utilizzato anche per la ricarica delle vetture elettriche. Andiamo a vedere quindi chi ne ha diritto e come ottenerlo.
Il bonus viene erogato, appunto, come agevolazione e non va a sommarsi al reddito da lavoro o altri benefit erogati dall'azienda rappresentando un'ulteriore agevolazione rispetto a quella già prevista dall'articolo 51 del Tuir. Si rivolge ai lavoratori dipendenti che potranno farne richiesta al datore di lavoro, il quale può erogare già da subito i buoni per poi recuperarne gli importi successivamente.
Ogni dipendente avrà accesso ad un massimo di 200 euro in un'unica soluzione o più buoni, ma è essenziale che sia beneficiario di reddito da lavoro dipendente. Il bonus però è esteso anche per lavoratori autonomi con partita IVA, purché a loro volta dispongano di lavoratori dipendenti. Per ottenerlo, inoltre, non è necessario inoltrare alcuna domanda da parte del dipendente.
Come premesso, i buoni possono essere utilizzati anche per la ricarica di veicoli elettrici. In tal caso è possibile utilizzare sia i buoni carburante veri e propri che titoli analoghi per la ricarica presso le colonnine. Per il resto nulla cambia rispetto a quanto definito per il carburante, i titoli possono essere erogati già da subito e segnalati dai datori di lavoro per recuperarne gli importi.