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Bonus colonnine nel decreto Milleproroghe: scadenza posticipata

Voluto dal Governo Draghi, l'incentivo garantisce sovvenzionamenti fino a 1500 euro per i singoli contribuenti e fino a 8000 euro per i condomini per l'installazione di nuove colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.

Era rimasto privo di decreto attuativo e, inoltre, la misura aveva una scadenza del 31 dicembre 2022. Con il nuovo Governo impegnato a varare la Legge di Bilancio è rimasto in un limbo, fino a essere incluso nel decreto Milleproroghe appena andato in Gazzetta Ufficiale.

Un nuovo orizzonte temporale che copre le annualità 2023 e 2024 garantisce alla misura di rimanere nella concretezza, pur in attesa ancora di un decreto attuativo che la renda definitivamente disponibile. Si tratta di un investimento di 40 milioni di euro con un limite dell'80% sul costo dell'intera installazione e 1.500 euro di spesa per il singolo contribuente e di 8.000 euro in caso di installazione all’interno di condomini.

Il Bonus colonnine è stato inserito nel decreto Milleproroghe
Il Bonus colonnine è stato inserito nel decreto Milleproroghe

L'incentivo per i privati si somma a quello per le imprese e i professionisti da 90 milioni di euro varato lo scorso anno. Si tratta di misure che puntano a incentivare la mobilità sostenibile garantendo spostamenti a basse emissioni. L'Italia, infatti, è chiamata a guadagnare posizioni nella classifica delle nazioni europee con il maggior numero di colonnine installate: con i suoi 23 mila punti di ricarica, infatti, non è assolutamente fra i primi posti.

Il nostro paese è chiamato anche a riconvertire la propria filiera produttiva per garantirne sostenibilità ambientale ma anche economica e sociale. A tale scopo, sono a disposizione 8,7 miliardi di euro del fondo creato dal Governo Draghi e complessivi 14 miliardi di euro tra risorse nazionali, Pnrr e Ipcei fino al 2030.

Senza dimenticare la più tradizionale produzione di veicoli termici. Con lo stop alla vendita di nuovi veicoli a benzina e diesel a partire dal 2035 voluto all'Unione Europa, la deroga salva "Motor Valley" permetterà i piccoli costruttori legati al termico.

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