Nell'ultima riunione del G7 i ministri di ambiente ed energia dei rispettivi paesi hanno concordato un piano per l'abbandono del carbone.
La redazione di Tate
11:39
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30 mag 2022
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2 minuti
Durante l’ultima riunione del G7, particolare attenzione è stata posta alla transizione energetica e all’utilizzo del carbone. I paesi membri hanno trovato l’accordo per la decarbonizzazione che secondo il programma sarà ultimata entro il 2035 con una conversione della maggior parte del trasporto su strada entro il 2030.
Oltre a Giappone, Stati Uniti, Canada, Francia, Germania e Regno Unito tra le sette più grandi economie del pianeta c’è anche l’Italia, che inevitabilmente ha aderito al programma. Naturalmente, a spingere l’acceleratore della transizione energetica è stato il conflitto in corso tra la Russia e l’Ucraina.
L’adozione dei combustibili fossili di origine russa ed il loro notevole aumento del prezzo in funzione della guerra, ha costretto numerose economie globali a velocizzare i piani per fonti di energia alternative. Chiaramente, le rinnovabili rappresentano l’obiettivo primario così come precedentemente annunciato nel comunicato Climate and Environment del 2021.

Tale accordo rappresenta in particolare modo un grande passo in avanti per Giappone e Stati Uniti che attualmente traggono buona parte della loro produzione di energia dal carbone. In particolare, il Giappone è uno dei paesi con la maggiore adozione al mondo, con una produzione del 32% dipendente dal carbone, mentre per gli Stati Uniti dall’utilizzo del combustibile fossile dipende ben il 22% della produzione.
Per raggiungere l’obiettivo prefissato, i sette paesi si sono impegnati ad interrompere entro la fine di quest’anno qualsiasi finanziamento per l’importazione del carbone. A novembre invece, ci sarà la riunione del G20 durante la quale i rispettivi ministri dell’ambiente e dell’energia si incontreranno, probabilmente per estendere lo stesso piano ad ulteriori economie.
Durante l’incontro sono stati presi in esame numerosi temi, tra cui il trasporto elettrico privato ed un’eventuale proroga sull’utilizzo delle mascherine.